Giorno: 15 Gennaio 2009

Ferriere a rischio

Ferriere di Dongo «a rischio dismissione» per il Prc comasco e regionale che chiede l’istituzione di un tavolo istituzionale.

 

Osvaldo Squassina, consigliere regionale, e Renato Tettamanti, consigliere provinciale comasco di Rifondazione comunista hanno espresso la propria preoccupazione dopo l’incontro in Commissione regionale attività produttive fra la proprietà, Gruppo Castiglioni, e le organizzazioni sindacali sulla situazione delle Ferriere di Dongo.

Per i rappresentanti del Prc «la proprietà, nel momento stesso in cui afferma di voler rispettare il Piano industriale di rilancio sottoscritto con le organizzazioni sindacali, non spiega né come intenda farlo, né come intenda garantire il rientro dei lavoratori cassintegrati» inoltre «la proprietà, in modo arrogante, si rifiuta di illustrare alla Commissione la situazione finanziaria del gruppo, non dimostrando quindi in alcun modo di essere in grado di sostenere effettivamente il rilancio. E non dà neppure conto del mancato pagamento dei contributi Inps, su cui da tempo si è chiesta spiegazione».

Una dura presa di posizione anche in relazione al ricorso alla cassa integrazione per 150 operai nel settore ghisa e 166 nel settore alluminio. L’accusa degli esponenti del Prc è di «dismettere l’attività un pezzo per volta (già il settore ghisa non esiste praticamente più e ora si riduce anche il settore alluminio)». «Il Comune di Dongo sta modificando la destinazione d’uso dell’area su cui sorge la fabbrica – hanno aggiunto Squassina e Tettamanti – (sul lago, da industriale a residenziale e, a monte, da industriale ad artigianale), viene il sospetto che si voglia dismettere l’attività produttiva (fra l’altro storica se si pensa che le ferriere sono nate nei primi del ‘900) magari per implementare attività “creative” e scarsamente utili (come per esempio centrali a biomasse per la produzione energetica!) che  sarebbero solo un costo per la collettività a partire dalla bonifica dell’area».

La proposta dei due consiglieri è quindi quella di un «Tavolo istituzionale attraverso cui evitare la dismissione dell’attività produttiva».

Attentato a Lurate caccivio

Attentato nella notte di mercoledì 14 gennaio al Washing Point di via Garibaldi a Lurate Caccivio. L’esplosione non ha causato vittime, ma ingenti danni. Per il sindaco Emilio Botta è necessario attendere il completamento del lavoro delle forze dell’ordine per confermare o smentire la matrice razzista del gesto.

Certamente l’apertura verso gli altri non è unanime nemmeno in un Comune come quello di Lurate Caccivio nel quale l’amministrazione è sempre attiva sul piano dell’accoglienza e nella promozione della cultura della Pace. Ma il sindaco Emilio Botta dichiara: «Non è stata ancora confermata dagli inquirenti la matrice razzista dell’attentato di mercoledì notte alla lavanderia di un’azienda di proprietà di una famiglia di origine cingalese». Non per questo minore è la preoccupazione del primo cittadino. Infatti l’episodio di stanotte aggrava la situazione dopo il furto avvenuto qualche giorno fa negli stessi locali. Allora i ladri avevano lasciato una scritta sgrammaticata «Antatevene» che non lascia dubbi sulla matrice xenofoba dei delinquenti che pure si stenta a definire di lingua italiana. Ora l’attentato che fortunatamente non ha causato vittime è ancora più grave. Molte le questioni da chiarire per il sindaco infatti: «Non si sapeva che stava per aprire in quel luogo una lavanderia, né chi fossero i proprietari. Non erano ancora neppure stati ancora richiesti i permessi».

Dove la sinistra c’è

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Giovedì 15 gennaio alle 21 allo Spazio Gloria del Circolo arci Xanadù in via Varesina 72 a Como proiezione del documentario “L’asse del bene: Cuba, Venezuela, Bolivia, Ecuador. Dove la sinistra c’è” di Fulvio Grimaldi. Alla serata sarà presente l’autore. Ingresso libero. Organizza l’Associazione Italia Cuba di Como.

Info: http://www.italiacubacomo.net/homepage.htm

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