Agnoletto canditato alle europee nel nord-ovest
Giovedì 30 aprile nella sede della Circoscrizione 3 di Como a Camerlata, Vittorio Agnoletto ha dato il via alla campagna elettorale del Prc e Pdci comaschi.
In un partecipato incontro, una settantina di persone si è aperta la campagna elettorale di Prc-Pdci per le europee a Como. Dopo un’introduzione fatta dai giovani della segreteria provinciale che hanno presentato la figura Di Vittorio Agnoletto, candidato alle eropee nel Nord-ovest, che si è schernito per le troppe lodi ricevute. L’eurodeputato ha spiegato l’importanza delle prossime elezioni, sottolineando l’importanza del gruppo del Gue, sinistra e verdi nordici, a cui fa riferimento la lista congiunta di Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Consumatori uniti: «Al Forum di Belem per la prima volta eravamo gli unici rappresentati riconosciuti della sinistra da tutto il Sud America, non c’era nessun socialdemocratico».
Agnoletto ha quindi spiegato il lavoro svolto contro la direttiva Bolkestein e quella sull’orario settimanale oltre che quella contro lo sfruttamento di lavoratori immigrati irregolari il cui testo proposto da Claudio Fava, ora candidato per Sinistra e libertà, è stato snaturata nel corso dell’iter di approvazione.
«Ora a denunciare il lavoro nero avremo un problema di coscienza perché il datore di lavoro avrà una multa, ma il lavoratore immigrato irregolare verrà rimandato al suo paese, abbiamo chiesto al proponente di ritirare la paternità della deliberazione, cosa che avrebbe fato ripartire tutto da capo, ma non ha voluto giustificandosi con il senso delle istituzioni!».
Agnoletto ha quindi «voluto fare chiarezza su cosa si andrà a votare: Di Pietro ha già dichiarato che si assocerà al gruppo dei liberali, mentre gli esponenti di Sinistra e libertà si divideranno nei tre gruppi di appartenenza: verdi, socialisti e Gue». Un fatto che non permetterà ai votanti di sapere a favore di quale gruppo europeo, con a volte politiche differenti, si porterà il proprio sostegno dato che i singoli candidati decideranno poi a quale affiliarsi.
Dopo alcuni aneddoti sull’attività del Parlamento europeo e le competenze dell’Unione anche per quanto riguarda le politiche mondiali, con una critica agli accordi con i paesi africani sul modello di quelli Stati Uniti – Sud America, si è svolto un partecipato dibattito coi presenti.

In un partecipato incontro, una settantina di persone, si è aperta la campagna elettorale di Prc-Pdci per le europee a Como. Dopo un’introduzione fatta dai giovani della segreteria provinciale che hanno presentato la figura Di Vittorio Agnoletto, candidato alle eropee nel Nord-ovest, che si è schernito per le troppe lodi ricevute. L’eurodeputato ha spiegato l’importanza delle prossime elezioni, sottolineando l’importanza del gruppo del Gue, sinistra e verdi nordici, a cui fa riferimento la lista congiunta di Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Consumatori uniti: «Al Forum di Belem per la prima volta eravamo gli unici rappresentati riconosciuti della sinistra da tutto il Sud America, non c’era nessun socialdemocratico».
Agnoletto ha quindi spiegato il lavoro svolto contro la direttiva Bolkestein e quella sull’orario settimanale oltre che quella contro lo sfruttamento di lavoratori immigrati irregolari il cui testo proposto da Claudio Fava, ora candidato per Sinistra e libertà, è stato snaturata nel corso dell’iter di approvazione.
«Ora a denunciare il lavoro nero avremo un problema di coscienza perché il datore di lavoro avrà una multa, ma il lavoratore immigrato irregolare verrà rimandato al suo paese, abbiamo chiesto al proponente di ritirare la paternità della deliberazione, cosa che avrebbe fato ripartire tutto da capo, ma non ha voluto giustificandosi con il senso delle istituzioni!».
Agnoletto ha quindi «voluto fare chiarezza su cosa si andrà a votare: Di Pietro ha già dichiarato che si assocerà al gruppo dei liberali, mentre gli esponenti di Sinistra e libertà si divideranno nei tre gruppi di appartenenza: verdi, socialisti e Gue». Un fatto che non permetterà ai votanti di sapere a favore di quale gruppo europeo, con a volte politiche differenti, si porterà il proprio sostegno dato che i singoli candidati decideranno poi a quale affiliarsi.
Dopo alcuni aneddoti sull’attività del Parlamento europeo e le competenze dell’Unione anche per quanto riguarda le politiche mondiali, con una critica agli accordi con i paesi africani sul modello di quelli Stati Uniti – Sud America, si è svolto un partecipato dibattito coi presenti.