Sinistra e libertà per le europee
Sinistra e libertà, la formazione nata dall’unione di Verdi, Sinistra democratica, Socialisti e Movimento per la sinistra, ha aperto a Como giovedì 7 maggio la campagna elettorale per le prossime elezioni europee con Franco Giordano, ex segretario nazionale di Rifondazione comunista.
Giordano, introdotto da Nicoletta Pirotta, ex segretaria provinciale Prc, ha posto l’accento su una prospettiva che vada oltre la semplice tornata elettorale dato che «il Pd non è all’altezza per costruire un’idea alternativa al Governo Berlusconi» e non è di sinistra «così come rivendicato da Rutelli, mentre gli altri bisbigliano, borbottano ma non lo contraddicono». Anzi l’ex deputato ha attaccato chi «contrappone, nel centrosinistra, alla destra lo stesso populismo» citando ad esempio la Lista Di Pietro sia per la commissione d’inchiesta su Genova 2001 che per il prolungamento dei tempi di permanenza nei Cpv.
«Questa formazione non è solo un cartello elettorale per superare la soglia del 4 per cento – ha aggiunto il consigliere provinciale socialista Fabio Moltrasio – dobbiamo superare gli steccati per formare un soggetto politico nuovo», «un soggetto che sappia allacciarsi al mondo del lavoro , che sappia divenire il punto di riferimento per tutte quelle forze deluse dal Pd» ha proseguito Giordano. Per quanto riguarda la lista del Prc-Pdci Giordano ha detto che «non intervengono su piattaforme concrete» e che «sono testimoniali».
L’esponente di Sinistra e libertà ha quindi illustrato le proposte elettorali incentraste per lo più su misure atte a contrastare la crisi, con un’estensione degli aiuti economici alle persone in difficoltà, e brevemente la lista nella Circoscrizione dell’Italia del nord ovest con vari rappresentanti sì del mondo politico ma anche di quello culturale come l’attore Bebo Storti e esponenti della società civile come Rocco Cordì esponente di Altralombardia e Legacoop.
Alla domanda cosa faranno gli eletti in Europa quando andranno ognuno nel proprio gruppo di appartenenza l’ex segretario del Prc ha risposto che «già nei passati mandati europei esponenti dei gruppi di sinistra hanno lavorato assieme riuscendo a contrastare politiche deleterie come quella della Bolkestein o delle 60 ore di lavoro settimanali», l’obiettivo ora è quello di costruire una nuova soggettività.

Giordano, introdotto da Nicoletta Pirotta, ex segretaria provinciale Prc, ha posto l’accento su una prospettiva che vada oltre la semplice tornata elettorale dato che «il Pd non è all’altezza per costruire un’idea alternativa al Governo Berlusconi» e non è di sinistra «così come rivendicato da Rutelli, mentre gli altri bisbigliano, borbottano ma non lo contraddicono». Anzi l’ex deputato ha attaccato chi «contrappone, nel centrosinistra, alla destra lo stesso populismo» citando ad esempio la Lista Di Pietro sia per la commissione d’inchiesta su Genova 2001 che per il prolungamento dei tempi di permanenza nei Cpv.
«Questa formazione non è solo un cartello elettorale per superare la soglia del 4 per cento – ha aggiunto il consigliere provinciale socialista Fabio Moltrasio – dobbiamo superare gli steccati per formare un soggetto politico nuovo», «un soggetto che sappia allacciarsi al mondo del lavoro , che sappia divenire il punto di riferimento per tutte quelle forze deluse dal Pd» ha proseguito Giordano. Per quanto riguarda la lista del Prc-Pdci Giordano ha detto che «non intervengono su piattaforme concrete» e che «sono testimoniali».
L’esponente di Sinistra e libertà ha quindi illustrato le proposte elettorali incentraste per lo più su misure atte a contrastare la crisi, con un’estensione degli aiuti economici alle persone in difficoltà, e brevemente la lista nella Circoscrizione dell’Italia del nord ovest con vari rappresentanti sì del mondo politico ma anche di quello culturale come l’attore Bebo Storti e esponenti della società civile come Rocco Cordì esponente di Altralombardia e Legacoop.
Alla domanda cosa faranno gli eletti in Europa quando andranno ognuno nel proprio gruppo di appartenenza l’ex segretario del Prc ha risposto che «già nei passati mandati europei esponenti dei gruppi di sinistra hanno lavorato assieme riuscendo a contrastare politiche deleterie come quella della Bolkestein o delle 60 ore di lavoro settimanali», l’obiettivo ora è quello di costruire una nuova soggettività.