I danni dei politici intelligenti
Scarsa credibilità finanziaria e tecnica delle politiche sulle infrastrutture del governo Berlusconi nell’analisi di Stefano Lenzi, responsabile del settore legislativo Wwf Italia
«Dio ci scampi dai politici intelligenti e dai loro danni, primo fra tutti il ministro Tremonti». Ha esordito così Stefano Lenzi, responsabile del settore legislativo Wwf Italia a Sbilanciamoci! che ha proseguito elencando cifre premonitrici di un disastro annunciato: 14 miliardi di euro di risorse pubbliche nel triennio 2009-2011 per assi ferroviari ad alta velocità, altri tratti ferroviari, Anas, ponte sullo Stretto che garantirebbero un volano di 46 miliardi di euro.
Vista la crisi attuale dei conti pubblici probabilmente queste risorse non saranno mai reperite e inoltre Infrastrutture spa vanta 12,5 miliardi di euro di debito nascosto di cui parte in titoli derivati, che oggi lo stesso Tremonti critica come prodotti dell’economiA selvaggia.
«Proprio per questo Tremonti sta facendo tabula rasa di tutti gli organismi di controllo – ha continuato Lenzi – e, in particolare, quelli che hanno messo in luce evidenti discrasie tra i conti affermati e quelli accertati».
E se la credibilità del piano finanziario è traballante, anche sul piano tecnico delle politiche dei trasporti i dubbi del Wwf sono numerosi e fondati dal momento che nessuna attenzione viene riservata al riequilibro modale e alla riduzione dell’impatto che il sistema dei trasporti ha sull’ambiente e sulla salute: il trasporto su gomma fa segnare una quota superiore al 92 per cento per il traffico passeggeri e al 65 per cento per il trasporto merci contribuendo per quasi un terzo alle emissioni di CO2 in Italia.
Nella finanziaria solo lo 0,5 per cento viene destinato all’ambiente, mentre il 6,8 per cento alle grandi opere senza nessun criterio di sostenibilità territoriale.