Il Consiglio comunale di Como di martedì 15 giugno 2010
Tagli, personal computer, Fondazione Castellini tra i temi discussi nella seduta del 15 giugno a Palazzo Cernezzi.
Tagli
«Invito il sindaco a stare con Formigoni – ha detto Luca Gaffuri, capogruppo Pd, nelle preliminari del Consiglio comunale di martedì 14 giugno, dopo le affermazioni del presidente della Regione contro i tagli dello Stato centrale – la manovra rischia di essere pagata solo dai cittadini». Il consigliere democratico ha ricordato i tagli che coinvolgeranno il Comune di Como già dall’anno prossimo meno 3.407.000 euro, 41 euro in meno per cittadino, un taglio del 3,2 per cento, nel 2012 saranno meno 5.540.000, 65 euro procapite, il 5,1 per cento. In due anni ci sarà quindi una diminuzione di trasferimenti di risorse per 8.847.000 euro, 106 euro procapite ed una diminuzione dell’8,3 per cento. «Chiedo che nella prossima seduta si discuta di una mozione, possibilmente unitaria, che rimandi al mittente la manovra» ha concluso Gaffuri.
Pc
Sempre a proposito di risparmi le opposizioni si sono animate attaccando la decisione di cambiare l’intero parco dei pc per i quaranta consiglieri, contestualmente al rifacimento dell’impianto di votazione e amplificazione dell’aula. «L’ingegnere Fazio ha chiesto il nulla osta per fare dei fori nei banchi del Consiglio per poter far passare i nuovi cavi» ha detto il presidente Pastore. «Non si può fare una connessione wireless?» ha chiesto Gaffuri, «mi sembra uno spreco!» ha aggiunto Emanuele Lionetti, Liberi per Como, «chi paga i computer nuovi? – ha chiesto Mario Molteni, Per Como – ci sono le strade che sono un disastro…». «Il cambio dei computer era nel Bilancio che avete approvato quindici giorni fa» ha risposto Pastore.
Fondazione Castellini
Il neopresidente della Fondazione Castellini, il consigliere comunale Michele Alogna del Pdl, ha relazionato sulla rottura con il resto del Cda della stessa leggendo la corrispondenza intercorsa con l’organismo direttivo della scuola comasca. I membri del Cda si sono dimessi per protesta contro l’atteggiamento del presidente definito «minaccioso e intimidatorio» che ha «messo in atto una sorta di “caccia alle streghe” ricercano nelle deliberazioni e negli atti dei passati Consigli di Amministrazione eventuali presunte irregolarità». Alogna si è difeso lamentando la mancanza di procedimenti di lavoro non disciplinati. Divisa l’opposizione. Il presidente della Castellini ha avuto l’appoggio del consigliere del Pd Vittorio Mottola, mentre il suo compagno di partito Marcello Iantorno ha recisamente affermato che «non si possono nominare consiglieri comunali nelle Fondazioni partecipate».
Varie
Silvia Magni, Pd, ha segnalato alcuni problemi al viadotto dei lavatoi che dovrebbe subire un intervento di ristrutturazione entro fine anno. Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto di ripristinare il getto centrale della fontana di Villa Geno e a chiesto «quali potranno essere gli espedienti per coinvolgere altri operatori nella partita Ticosa?». Pasquale Buono, Pdl, ha segnalato la presenza di topi in via Milano alta all’imbocco della galleria e chiesto una derattizzazione. Alessandro Rapinese, Area 2010, ha chiesto di applicare una mozione già approvata dal Comune sulla trasparenza e l’utilizzo del sito internet del Comune per rendere pubblici gli atti «ora la deliberazioni pubblicate sono ferme al 2009!» ha esclamato. «L’autunno musicale, una ricchezza della storia comasca ha detto Iantorno – è finito, come avevamo previsto, in modo tristissimo, con la vendita all’asta del povero arredo di questa istituzione».
Documento di inquadramento generale
Insediatasi l’assemblea è ripresa la discussione sul Documento di inquadramento generale. Bocciato il primo emendamento presentato dal consigliere di maggioranza Luigi Bottone, Liberi per Como, che voleva alcuni cambiamenti su alcuni azzonamenti, sono passati otto emendamenti migliorativi del testo proposti da Lucini per le minoranze.
Data l’ora la discussione sugli ultimi emendamenti è stata rimandata ala prossima seduta dove però molto probabilmente, con una richiesta di inversione dell’ordine del giorno da parte della maggioranza, verrà discusso il Piano di intervento sulla Ticosa. [Michele Donegana, ecoinformazioni]