No alla tangenziale? Salviamo la brughiera!

Ritorna quindi l’ipotesi di un’autostrada VA-CO-LC su un tracciato non definito, ma che potrebbe essere quello attraverso la brughiera da Capiago Intimiano a Orsenigo contro il quale nei mesi scorsi si è costituito un agguerrito comitato, che ora non manca di fare sentire la propria voce a difesa di una delle poche aree ancora non toccate dall’urbanizzazione.
«Noi confessiamo di essere allibiti davanti a queste affermazioni contraddittorie a distanza di pochi mesi – dichiarano i rappresentanti del Comitato -. Anche se la situazione finanziaria fosse cambiata, rimane la grande domanda: dove andrà a finire il traffico convogliato su Acquanegra ad Albate una volta terminato il primo lotto della tangenziale già appaltato? Come è possibile iniziare un’opera di tale portata senza sapere come, dove e con che mezzi proseguirla? Si ritorna a proporre un’autostrada, ma di fatto sappiamo che più che risolvere il traffico locale, un’autostrada lo appesantisce ulteriormente. Davanti a una situazione così confusa, possiamo solo continuare a tenere alto il livello d’attenzione sul problema da parte di cittadini e Comuni coinvolti».
«I titoli dei giornali degli ultimi giorni rischiano di confondere ulteriormente – continua Anna Maspero, la responsabile del gruppo – facendo pensare che il rischio sia passato. Il problema è semplicemente accantonato e le soluzioni, più passa il tempo, più inevitabilmente saranno quelle che vanno a incidere sul verde».
«Non sarebbe stato forse opportuno che la Regione Lombardia, stralciando il secondo lotto della tangenziale di Como, posticipasse anche l’avvio dei lavori del primo lotto in attesa di una definizione completa del tracciato?» si chiede il Comitato concludendo: «La scelta di dare inizio ai lavori del primo lotto senza sapere come proseguire, significa non ridurre, ma aumentare a breve i problemi di traffico e creare una situazione di fatto che potrà solo richiedere interventi urgenti e improrogabili per il secondo lotto, senza più poter rispettare scelte attente al territorio e all’ambiente».
Intanto la petizione sul blog Salvabrughiera ha già raggiunto le 1350 firme via internet e le 2000 firme cartacee, mentre la brughiera ha raccolto 500 segnalazioni nell’ambito dell’iniziativa “Luogo del cuore” del Fondo Ambiente Italiano.