Il Consiglio provinciale di Como di lunedì 26 luglio 2010

Modifiche allo Statuto, variazioni di bilancio (per sostenere la funivia di Pigra, tra l’altro) e piano ittico provinciale: questi i temi principali della seduta del consiglio provinciale di lunedì 26 luglio. E oggi si parla di infrastrutture stradali e ferroviarie…

 

I giornali locali dettano l’agenda della politica o viceversa? Ad assistere alle sedute del consiglio provinciale lariano c’è da chiederselo, visto e considerato che molti degli interventi prendono spunto da notizie riportate dai mezzi di informazione comaschi. È il caso dello scandalo sulle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta e sulla relativa possibile presenza di rifiuti pericolosi anche nel cantiere del nuovo ospedale S.Anna. A sollevare la questione è stata ieri, nella seduta di Villa Saporiti di lunedì 26 luglio, la consigliera Pd Rosangela Arrighi, che ha chiesto alla Provincia, presentando due interpellanze ad hoc «un’analisi e una riflessione seria sulla situazione attuale, perché non possiamo aspettare di avere notizie di questo tipo dai giornali e perché la legalità è importante». Cornelia Borsoi, altra consigliera di minoranza, ha quindi chiesto formalmente perché non sia stata convocata la commissione sull’ospedale S.Anna. Dalla maggioranza è emersa la volontà di attendere i risultati delle indagini, mentre in settimana, come ha annunciato l’assessore Patrizio Tambini, dovrebbero essere realizzati dall’Arpa e dall’Assl dei carotaggi mirati per valutare la presenza eventuale di rifiuti nocivi.

Archiviata la pratica «infiltrazioni mafiose», il consiglio ha proceduto ad approvare una variazione dello Statuto provinciale sul controllo interno di gestione e un ordine del giorno sul regolamento concernente l’ordinamento degli uffici e dei servizi, una sorta di nuovo sistema di controllo interno finalizzato a mantenere e migliorare efficacia ed efficienza della macchina amministrativa.

E sempre in tema di risparmi è stato votato il programma annuale per l’affidamento di incarichi di collaborazione: oltre 800mila euro. Nel 2009 si erano spesi 514mila euro: quest’anno la Provincia ne spenderà il 60 per cento in più! Da vari consiglieri sono arrivate critiche a tale incremento delle spese; per Rosangela Arrighi «ci vogliono dei paletti solidi» di fronte a cifre così alte, mentre la Lega e Ivano Bianchi nello specifico, ha dichiarato di «votare turandosi il naso, in un momento in cui bisogna tirare la cinghia». Cinghia o non cinghia, gli incarichi di collaborazione per il 2010 sono stati approvati con 16 voti a favore, 4 contrari e 3 astenuti.

Altro giro, altre spese…Il consiglio provinciale ha poi determinato il pagamento di alcuni debiti fuori bilancio, dovuti in buona sostanza a ricorsi vinti da vari soggetti in contenziosi aperti dall’amministrazione provinciale. Totale: 8696,48 euro. Per la consigliera Arrighi «ci vuole più attenzione, sono sanzioni (che la Provincia ha contestato a cittadini o imprese, ndr) che ci hanno procurato un danno».

Ancora in materia di bilancio, è stata decisa una variazione al bilancio preventivo, utile tra l’altro per riaprire la funivia di Pigra. Servono infatti 300mila euro da accantonare per sottoscrivere l’accordo di programma necessario per realizzare l’opera; la Comunità montana contribuirà con altri 70mila euro, mentre la Regione ha stanziato 500mila euro e altri enti territoriali 180mila. Le minoranze hanno chiesto di scorporare la questione della funivia di Pigra dalle altre spese (tra le quali la consigliera Arrighi ha segnalato «28mila euro di incarico per la tenuta dell’albo regionale della protezione civile): richiesta non accolta, la variazione al bilancio preventivo e a quello pluriennale 2010/2012 viene approvata.

La consigliera democratica Chiara Braga ha chiesto di anticipare la discussione dell’atto di indirizzo sulle priorità delle infrastrutture strategiche stradali e ferroviarie in provincia di Como: ne è nata una piccola bagarre, la maggioranza non ha accettato tale richiesta e si è passati al punto successivo dell’ordine del giorno, il piano ittico provinciale.

Si tratta di un programma complesso, per il quale sono state censite le acque lariane, i popolamenti ittici  – sapevate che ci sono 26 specie autoctone, di cui 14 di particolare interesse faunistico? – , i pescatori. L’obiettivo è quello di intervenire per conservare gli habitat fluviali, ripopolare la fauna ittica di pregio, tutelare le acque, promuovere attività di vigilanza (Como è l’unica provincia lombarda ad avere un nucleo ittico nella polizia provinciale) e gestire, valorizzare e razionalizzare la pesca. Un settore che in provincia “muove” cifre tra 1.500.000 e 2 milioni di euro l’anno, con oltre 200 tonnellate annue di pescato. 10mila sono poi i pescatori dilettanti residenti in provincia e una particolarità del territorio è che esistono ancora i diritti esclusivi di pesca (ad esempio nei laghi del Segrino e di Pusiano): ci sono dei proprietari privati che possono dire chi può pescare, come e a quali costi. Su quest’ultimo aspetto, l’amministrazione provinciale cercherà di trovare degli accordi al fine di liberalizzare la pesca.

Un progetto ampio, interessante soprattutto dal punto di vista ambientale, che però sarà finanziato dal 2010 al 2012 con 158mila euro, mentre i tecnici stimano che ne servirebbero 344mila all’anno. Per questo l’assessorato guidato da Ivano Polledrotti e l’ufficio tecnico competente cercheranno altri finanziamenti.

E se sui pesci e sul lago i consiglieri hanno espresso un parere unanime e favorevole verso il lavoro svolto e sul progetto per i prossimi anni, oggi tirerà tutt’altra aria quando si affronterà l’atto di indirizzo sulle priorità delle infrastrutture strategiche stradali e ferroviarie. [Barbara Battaglia, ecoinformazioni]

Questo articolo è anche su Reteco, il blog di ecoinformazioni dedicato alle  Reti territoriali comasche. su Reteco trovi i resoconti di tutti i Consigli provinciali e articoli sull’attività dellla Provincia di Como e sui moviventi attivi nel territorio comasco.

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