Antonio Tricarico a Sbilanciamoci!
Antonio Tricarico della Campagna per la riforma della banca mondiale ha ricordato l’importanza del luogo dove si svolge Sbilanciamoci! visto che «al forum Ambrosetti si sta attuando un vero tentativo di restaurazione di una narrazione surreale sul liberismo verso la quale bisogna prestare vigilanza e attenzione come sui tentativi di rassicurare sulla capacità di stabilizzare gli effetti della crisi». Ma la crisi è davvero finita?
Quella sociale è agli inizi e l’atteggiamento verso la situazione deve essere quello di un razionale pessimismo dal momento che le cause profonde della crisi non sono state rimosse e la lenta ripresa è stata drogata dagli interventi pubblici nelle principali economie mondiali. E non solo la crisi non è finita, ma è concreto il rischio che il modello liberista ne approfitti per forzare modelli ancora più radicali.
Per Tricarico, è folle pensare che politiche di austerità aiutino a uscire dalla crisi: per esempio la riduzione dei salari non è un volano per l’economia, ma solo l’origine di profondi squilibri sociali e l’applicazione del modello tedesco nella Unione Europea è solo un’idea naif.
Alcuni profetizzano addirittura un crollo del sistema economico dopo quello finanziario. Con il rischio di assegnare alla finanza un ruolo stabilizzatore dell’economia con effetti nefasti odierni e con guasti ancora più profondi per il futuro.
Tricarico propone di «spostare il pendolo dalle rendite finanziarie a redditi che diventino strutture fondanti della società. E la battaglia politica e culturale per l’acqua pubblica potrebbe essere un esempio di inversione della rotta».
Il rappresentante della Campagna per la riforma della banca mondiale ha poi trattato il paradosso della nuova regolamentazione del sistema bancario che sortirà l’effetto di rendere più complesso l’accesso al credito, mentre il sistema finanziario rimarrà selvaggio.
Altro aspetto centrale è quello dell’evasione fiscale visto che in concomitanza con la crisi sono aumentati i flussi irregolari verso i paradisi fiscali poi coperti in Italia con l’ormai famoso scudo.
«Una nuova ottica per occuparsi della finanza pubblica – ha concluso Tricarico – è quello di non puntare solo sugli aspetti di bilancio, ma di mettere l’accento sugli aspetti patrimoniali dello Stato. Abbiamo la possibilità di creare sistemi finanziari pubblici per investire: è una via di uscita strutturale per riappropriarci dei nostri soldi da contrapporre al nichilismo di Tremonti che invece svende pezzi di stato patrimoniale ai privati». [A. B., ecoinformazioni]