Marcello Leotto a Sbilanciamoci!
La situazione di collasso della scuola è stata denunciata da Marcello Leotto, dell’Unione degli studenti, associazione attiva nelle scuole secondarie di secondo grado. Con la finanziaria del 2008 sono iniziati i tagli da parte dello Stato, ma sono stati diminuiti anche i finanziamenti regionali per l’accesso al sapere, il diritto allo studio e l’edilizia scolastica. «Anche prima della Gelmini la situazione non era rosea – ha detto Leotto -: il 40 per cento delle scuole italiane è stato costruito tra 1950 e 1970 e ogni scuola ha a disposizione solo 5mila euro ogni anno per le proprie spese. Le palestre e i laboratori sono assenti nel 45 per cento degli istituti».
Per Leotto, l’azione del governo sul diritto allo studio e l’accesso al sapere è diventata dirompente con l’introduzione del livello del merito: in questo modo le categorie più deboli non sono aiutate, per esempio nell’acquisto dei libri di testo, mentre i servizi sono assenti in molte città.
«La riforma dei cicli della secondaria di secondo grado, che entrerà in vigore fra una settimana, dovrebbe modificare la scuola in maniera epocale: nei licei cambierà ben poco, i piani orari rimarranno quasi invariati. La vera rivoluzione avverrà in istituti tecnici e professionali, dove sono state ridotte le ore passate a scuola, in particolare quelle di laboratorio, cioè quelle più specializzanti».
Per quanto riguarda i rapporti dell’istruzione con il mondo del lavoro, in alcune regioni non ci sono imprese che investiranno su questo anche a causa della mancanza di incentivi statali nonostante questo sia uno degli obiettivi sbandierati dalla riforma.
«I soldi per migliorare la scuola ci sono, come dimostrano anche le proposte di Sbilanciamoci! – ha concluso il rappresentante degli studenti – noi saremo in piazza fin dal primo giorno insieme alle altre componenti della scuola come i docenti precari e annunciamo un autunno caldo su questo fronte: ci faremo sentire». [A. B., ecoinformazioni]
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