Il Consiglio comunale di giovedì 30 settembre
Consiglio comunale inconcludente date le fratture interne alla maggioranza. Tutto rimandato a lunedì prossimo quando si parlerà della torre di via Torriani e della Commissione sulla Ca’ d’industria. Giovedì 30 settembre nelle preliminari al Consiglio comunale il presidente della Commissione speciale sulla Ca’ d’industria Marcello Iantorno, Pd, ha relazionato sull’operato della stessa, 4-5 i dipendendeti fra il pubblico, ricordando le difficoltà incontrate nell’incontrare i membri del Cda della Fondazione. «Come ci si vuole comportare con la Commissione? – ha chiesto un infervorato Donato Supino, Prc – Oggi è la sua naturale scadenza». Per il presidente del Consiglio Pastore «se ha i numeri può andare avanti», facendo riferimento ad un precedente di un’altra Commissione che aveva superato i termini del proprio mandato. Una risposta che non è piaciuta al consigliere comunista, così come a Massimo Serrentino, Pdl, e a Bruno Magatti, Paco, che ha chiesto una riunione dei capigruppo per avere delle delucidazioni. I rappresentanti dei gruppi consiliari hanno quindi deciso di affrontare il problema della legittimità del proseguimento della Commissione affrontando già lunedì prossimo una delibera proposta da Iantorno per prolungarne l’attività.
Alcuni cambiamenti sono avvenuti poi nella composizione dell’assemblea di Palazzo Cernezzi Carlo Ghirri ha abbandonato Liberi per Como ed è ritornato nel Gruppo misto, mentre, con un comunicato stampa, Luca Gaffuri ha annunciato di lasciare il proprio posto per svolgere al meglio il ruolo di capogruppo per il Partito democratico in Consiglio regionale. Al suo posto entrerà Andrea Luppi e Mario Lucini diventerà il nuovo capogruppo.
Passato senza colpo ferire il Paino di recupero dell’ex Cucchi in piazza Perretta, già visto in Consiglio e per cui non sono arrivate osservazioni, il Consiglio si è bloccato su un progetto di recupero in via Torriani. Una torre di 9 piani, più due di parcheggi interrati, per 27,5 metri di altezza dietro l’ex tintoria abbandonata in viale Innocenzo XI all’angolo con via Benzi.
Molte le contrarietà anche fra banchi della maggioranza per le altezze ritenute eccessive tanto che Pasquale Buono, Pdl, ha presentato un emendamento volto alla diminuzione delle stesse. Polemiche anche per le monetizzazioni: 321mila euro al posto di poco più di 20 posteggi «si poteva farne almeno di gialli per i residenti sono 7 anni che aspetto un posto da Csu» ha detto Alessandro Rapinese, Area 2010, «ripensiamoci» ha aggiunto Emanuele Lionetti, Liberi per Como. Molte le preoccupazioni per la viabilità del quartiere già congestionato.
Una situazione di fronda accentuata dall’attacco del leghista Guido Martinelli al sindaco, dopo le dichiarazioni del primo cittadino sulla stampa locale che ha accusato i leghisti di non essere costruttivi e sempre in campagna elettorale, «il problema non è la Lega, ma il partito del sindaco!». Una presa di posizione comunque contro l’intervento edilizio «non si può consumare il suolo senza delle linee guida chiare – ha spiegato Martinelli – per questo siamo contrari così come lo siamo stati per l’intervento ad Albate».
Bruni ha cercato di difendersi «l’edificio può avere tre metri in meno ma cosa credete possa cambiare in un contesto come quello?» per i posteggi ha ripreso il parere degli uffici che si sono detti contrari perché avrebbero potuto diventare “di servizio” solo per i residenti nella zona.
Passato all’unanimità un emendamento presentato dal democratico Vittorio Mottola per diminuire da 5 a 10 anni la validità della convenzione l’emendamento Buono sulle altezze ha bloccato l’aula. Un perplesso Dario Valli, Area 2010, ha espresso la volontà di votare favorevolmente solo cambiando una parte dell’elaborato, questo ha messo in difficoltà Buono che, dopo una riunione di maggioranza, ha chiesto di sospendere la discussione perché aveva bisogno di qualche giorno per capire la proposta Valli.
Allora, nel mezzo della bagarre e del rilassamento per la fine della seduta, Arturo Arcellaschi, Pdl, ha chiesto di andare ad oltranza lasciando basiti diversi consiglieri. Una proposta che non è passata e anche questa discussione è stata rinviata a lunedì prossimo, quando il Consiglio incomincerà con tre quarti d’ora di anticipo, così come avverrà per tutto il mese di ottobre, per cercare di affrontare più argomenti possibile. [Michele Donegana, ecoinformazioni]