Amianto protetto alla Puecher
Da quaranta anni la Puecher di Erba è una delle scuole con il tetto di amianto. Esso è protetto da una copertura in lamiera che dotrebbe impedire l’inquinamento ambientale. Legittimo chiedersi se la situazione è frequentemente monitorata. La scuola media statale G. Puecher di Erba è stata progettata a metà anni Sessanta e realizzata nel 1968. La copertura dell’edificio nel progetto originario era in lastre di fibrocemento, conosciuto anche come cemento-amianto.
Questo materiale fino alla fine degli anni Ottanta è stato molto utilizzato nel settore delle costruzioni e in varie attività industriali per le sue caratteristiche di resistenza al fuoco, facilità di lavorazione e reperimento.
Nei primi anni Novanta viene predisposto un progetto per la rimozione delle lastre che coprono la scuola G. Puecher, con l’idea originaria di sostituirle con nuove lastre di cemento-amianto dopo più di vent’anni di utilizzo e di probabile usura e di esposizione agli agenti atmosferici; in seguito si decide invece di coprire il tetto con delle lamiere, senza rimuovere la copertura sottostante.
Questo cambiamento di scelta probabilmente è dovuto al fatto che proprio in quegli anni sarebbe entrata in vigore, con la legge 27 Marzo 1992, n. 257, la normativa relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto del ministero della Sanità, che prevede la «cessazione dell’estrazione, dell’importazione, dell’esportazione e dell’utilizzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono».
Nel 1994, il Ministero della Salute emana un decreto con le normative per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto, nel quale specifica che «la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio non comporta di per sé un pericolo per la salute degli occupanti. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è estremamente improbabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale viene danneggiato per interventi di manutenzione o per vandalismo, si verifica un rilascio di fibre che costituisce un rischio potenziale. Analogamente se il materiale è in cattive condizioni, o se è altamente friabile, le vibrazioni dell’edificio, i movimenti di persone o macchine, le correnti d’aria possono causare il distacco di fibre legate debolmente al resto del materiale». L’amianto è un materiale cancerogeno e le sue polveri, se inalate, possono provocare malattie e tumori polmonari.
Siamo nel 2010: sotto il tetto in lamiera della scuola media G. Puecher c’è ancora il tetto originario in cemento-amianto.