Chiuso un altro pezzo del lungolago

«Cominceranno la prossima settimana i lavori di posa della palizzata in legno nel tratto di lungolago compreso tra la darsena e piazza Cavour – spiega il Notiziario del Comune di Como –. In questa prima fase, la palizzata occuperà 75 metri (in lunghezza) di passeggiata, mantenendo, comunque, un passaggio pedonale di circa 2 metri (in larghezza). Per fine novembre, circa, si procederà con la posa di ulteriori 50 metri di palizzata».

 

Come il sindaco Bruni aveva preannunciato alla stampa proseguono i lavori sul lungolago comasco. Un’operazione delicata, mentre le altre due parti del fronte lago comasco rimangono bloccate da mesi per un progetto di cui molti disperano di vedere una fine. Un cantiere che continua a suscitare perplessità e paure fra i frontisti per questo «l’impresa che sta eseguendo i lavori (Sacaim) provvederà al posizionamento di due sismografi per verificare eventuali oscillazioni prima e durante le operazioni di posa del palancolato». Ma non solo «l’amministrazione comunale ha provveduto ad affidare un incarico per la posa di piezometri e l’esecuzione di sondaggi e monitoraggi alla ditta Rcr snc di Adria (importo incarico 27mila euro); nonché ad affidare un incarico al geologo professor Giovanni Pietro Beretta, il medesimo studioso già incaricato da Infrastrutture Lombarde per la verifica degli effetti indotti sulla falda dal cantiere di riqualificazione del lungolago, per verificare l’interazione della falda con i fabbricati esistenti su tutta la fascia del lungolago (importo incarico 10mila euro); ad affidare, infine, un incarico al professor Lorenzo Jurina, professore di Tecnica delle costruzioni alla facoltà di Architettura del Politecnico (il medesimo professionista che seguirà il recupero di Torre Pantera) per valutare, sulla base dello studio idrogeologico di Beretta, le possibili interazioni tra le opere previste e i fabbricati più prossimi alla vasca (importo incarico 25mila euro)». Preoccupazioni che spingono Palazzo Cernezzi a chiarire che «Beretta e Jurina arriveranno a definire una eventuale diversa soluzione tecnica a protezione dei fabbricati entro dicembre», «una cautela aggiuntiva – per il direttore dei lavori, l’ingegner Antonio Viola – In via precauzionale si è deciso di procedere con ulteriori indagini e sulla base di quello che diranno i risultati verranno predisposte le eventuali necessarie modifiche».

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: