Presentato il Piano neve del capoluogo
L’assessore alla viabilità Stefano Molinari ha spiegato il Piano neve comasco, il sindaco ha detto di non uscire di casa: «dateci le ciaspole!» sbotta il Pd
«Nell’ultimo biennio per la neve l’amministrazione comunale ha speso 3 milioni di euro – ha detto Molinari – per un problema che si risolve da solo perché la neve poi si scioglie. Questo non significa che il Comune non debba fare la sua parte: la viabilità principale deve essere garantita e quindi spenderemo quello che servirà, ma è altrettanto vero che maggiore sarà la collaborazione di tutti i cittadini e più efficace sarà il nostro intervento. Per questo faccio appello al senso civico di tutti».
Di qui l’appello a non circolare con la neve agli automobilisti “non attrezzati” e al fa da te «se tutti i commercianti, i portieri, i frontisti spalano il metro quadro di fronte al proprio negozio, noi potremo intervenire sui restanti marciapiedi».
Anche il sindaco Bruni ha preso posizione affermando che costa troppo pulire e invitando le fasce più deboli a non uscire di casa.
«È impensabile che quando nevica ci si possa muovere normalmente ed è necessario avere pazienza ed adattarsi a qualche disagio – ha detto il capogruppo del Partito democratico a Palazzo Cernezzi Mario Lucini –, ma questo non deve essere una giustificazione per lasciare i marciapiedi in condizioni impercorribili per giorni come è accaduto l’anno scorso. Se lasciata sui marciapiedi, la neve ghiaccia e diventa pericolosa. Se il sindaco non la vuole rimuovere appronti dei punti di distribuzione di ciaspole da dare ai cittadini».
Per il Piano, che molti sperano non ripeta gli errori dell’inverno scorso, Como è stata divisa in sette comparti ognuno assegnato alla ditta che presenterà l’offerta economicamente più vantaggiosa e più precisamente «per la città murata dovranno essere utilizzati minimo 2 spargisale e 3 spazzaneve, per Como Est 2 spargisale e 4 spazzaneve, per Como sud 3 e 6, per Sagnino, Monte Olimpino, Tavernola e Ponte Chiasso 4 e 9, per Rebbio, Breccia e Prestino 3 e 7, per Camnago e Civiglio 2 e 4, per Albate, Trecallo e Muggiò 3 e 7. A partire dal preallarme che verrà dato dai tecnici comunali sulla base delle previsioni meteo, gli uomini e i mezzi impiegati dovranno intervenire entro un’ora». Saranno mobilitati anche degli spalatori «40 uomini reclutati attraverso la cooperativa sociale Il Seme», di cui 5 destinati per il solo centro storico «caposquadra saranno alcuni uomini della Protezione Civile (individuati tra gli Alpini e i Carabinieri in congedo)».