Il Csv di Como contro il taglio del 5 per mille

La Camera dei Deputati nelle votazioni del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011 – 2013 ha ridotto il 5 per mille portandolo dai 400 milioni di euro del 2010, appena sufficienti per i servizi di base, a 100 milioni e ha ridotto il fondo per le politiche sociali e altri fondi inerenti le tematiche sociali. Una scelta, quella del Parlamento, contraria alle aspettative dei cittadini. Sono, infatti, milioni (14.652.659 solo nel 2008) i contribuenti che scelgono di sostenere economicamente le associazioni di volontariato apponendo nel modello di dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell’ente preferito. Per capire quali potrebbero essere le ricadute locali di questo provvedimento e per rilanciare l’appello di Csvnet, Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, alle istituzioni affinché non vengano tagliati il 5 per mille e i fondi per i servizi sociali l’Associazione del Volontariato Comasco – Centro Servizi per il Volontariato di Como organizza un incontro con i parlamentari del nostro territorio sabato 27 novembre alle 10 in via Col di Lana 5, Como. Il 5 per mille è una boccata di ossigeno indispensabile per le associazioni» precisa Fiorenzo Gagliardi, presidente dell’Associazione del volontariato comasco che gestisce il  Csv di Como «aiuta soprattutto in un periodo nel quale si chiede al volontariato uno sforzo doppio perché il welfare non riesce a soddisfare le esigenze dei cittadini e di chi ha bisogno. Sottrarre a queste realtà le risorse con cui potrebbero aiutare a mantenere la coesione sociale è preoccupante».
Per questo Csv di Como appoggia la decisione di CSVnet, Forum Terzo Settore, la Consulta del Volontariato e ConVol di promuovere un appello alle Istituzioni, in cui si chiede di reintegrare le risorse per i servizi sociali e per il 5 per mille.

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