Mirabilia
Mostra di Ivana Falconi nella Ala Est del Museo cantonale d’arte di Lugano, in via Canova 10, da sabato 2 aprile a lunedì 13 giugno 2011. Inaugurazione venerdì 1 aprile alle 18.30
«Un’esposizione che rientra nel programma che il Museo Cantonale d’Arte dedica alla scena artistica svizzera contemporanea – spiegano dall’ente culturale luganese – L’esposizione si colloca nell’ambito del ciclo di mostre curate da Elio Schenini, che vedono alternarsi artisti ticinesi e artisti provenienti dal resto della Svizzera con l’intento di offrire al pubblico ticinese uno sguardo sulla produzione artistica più attuale».
«Nata a Locarno nel 1970, Ivana Falconi ha immaginato per questa mostra nell’Ala Est del Museo Cantonale d’Arte un allestimento ricco e variegato, ma al contempo unitario, che ruota attorno al concetto di Wunderkammer» spiegano da via Canova.
Una camera delle meraviglie in cui «si affollano quelle che potremmo definire le mirabilia della società dei consumi. In mostra troviamo così sia le migliaia di immagini che compongono Dreamsbox, sorta di immenso archivio iconografico raccolto dell’artista, sia i ready made modificati realizzati partendo dalla molteplicità di oggetti che lei stessa colleziona per la loro eccentricità e bizzarria».
Una scelta che nasce dalla «fascinazione per l’insolito, per l’assurdo, per il grottesco, per il triviale e soprattutto per il kitsch, elementi abbondantemente presenti nella quotidianità della cultura di massa del nostro tempo».
Elementi con cui Falconi crea dei ready made fatti di «oggetti quotidiani, minuziosamente raccolti nel corso del tempo e accatastati nel proprio atelier, che di volta in volta l’artista “interroga” per comprendere come, attraverso un processo basato essenzialmente sull’analogia e l’opposizione, sia possibile accostarli, trasformarli o assemblarli in modo da inserirli in una nuova configurazione significante».
«Rivolgendosi al Kitsch-Mensch che è in ognuno di noi, Ivana Falconi dà vita ad uno strano e curioso universo pop. Un universo che pur essendo apparentemente familiare e consueto per il suo radicamento nel mondo rassicurante della pubblicità e del consumi, ci proietta quasi senza che ce ne accorgiamo in una dimensione ironica e surreale, dove l’innocua insignificanza del kitsch si capovolge spesso in una precisa e affilata critica dei modelli culturali – dalla politica alla religione, dal ruolo della donna al consumismo – che dominano il nostro tempo».
Una mostra realizzata con il contributo di Migros e in collaborazione con Rsi Rete Due.
Orari: martedì dalle 14 alle 17, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 17, lunedì chiuso. Ingresso libero.