Il Consiglio comunale di Como di lunedì 16 maggio

 

Pause lunghissime, marasma e tre emendamenti al Bilancio bocciati a Palazzo Cernezzi

 Sui manifesti della Lega attaccati abusivamente a Prestino è ritornato Andrea Luppi, Pd, nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 16 maggio, auspicando ironicamente «un conteggio a tempo della sanzione così magari sarà possibile pagare l’ospitalità ain rifugiati a Camerlata». Del rumore dei tavolini all’aperto in centro storico «l’Arpa non ha mai dato un parere» ha parlato l’autonomista Pasquale Buono che ha poi espresso il timore degli affittuari di immobili per esercizi commerciali del Comune di un bando, dopo quello che è stato prospettato per i chioschi, e ha chiesto delucidazioni per «i semafori nani in via Gallio e via Milano Alta, perché sono stati abbassati?». Vittorio Mottola, Pd, ha invece chiesto un intervento di derattizzazione in via Paluda «su segnalazione di una lettera di una residente», mentre Carlo Ghirri, Gruppo misto, ha chiesto lumi sul verde di alcune aiuole spartitraffico. Mario Molteni, Per Como, ha chiesto il taglio delle fronde che oscurano i semafori da piazza Cavour a via Fratelli Rosselli e la responsabilizzazione di quanti hanno il permesso di posteggiare in via Perti «mi è stato segnalato che ha volte vi sono delle difficoltà per l’incolumità degli studenti quando entrano e escono da scuola», mentre Augusto Giannattasio, Pdl, ha chiesto la sistemazione dei tombini «il 60 per cento sono sprofondati».

 

Concorsi

«Sussistono i presupposti perché la Giunta comunale comasca deliberi di far costituire parte civile il Comune nei procedimenti penali a carico dei Sig.ri Saccenti Tullio, Saccenti Alessandra, Antonella Rosati, Vincenzo Graziani e Bruno Polimeni relativamente al c.d. “Concorso truccato dei vigili”» ha affermato Alessandro Rapinese, Adesso Como, presentando un’interrogazione con la quale chiede in proposito «quale sia la ragione per la quale la Giunta non abbia ancora deliberato di far costituire parte civile il Comune di Como».

 

Bilancio

Ricominciata la discussione sul Bilancio comunale la macchina si è subito inceppata per tre quarti d’ora, così l’attesa per avere i pareri a vari subemendamenti ad alcuni emendamenti di Buono. Proposte, quelle del consigliere autonomista, bocciate dalla maggioranza così come alcune ulteriori modifiche presentate. Si trattava di variazioni al capitolo della cultura incentrate sulle grandi mostre volte ad approntare una qualche forma di maggiore controllo agli interventi dell’assessore Gaddi. «Buono deve decidere dove sta o in maggioranza o all’opposizione, non può scegliere a seconda dei momenti» il commento del consigliere din Rifondazione Donato Supino. «Meno male che c’è stato Gaddi in questa città» la difesa non da parte della maggioranza, bensì del consigliere del Pd Mottola che han aggiunto, con un accenno di campagna elettorale bipartisan, «è la posizione della città».

Nel consueto caos, e una sospensione di mezz’ora chiesta dagli autonomisti per valutare il da farsi, l’assurdo è stato toccato poi anche con il voto contrario di Buono ad un suo emendamento, ritirato dopo il parere contrario degli uffici ma ripresentato da Rapinese.

Prossimi alla mezzanotte solo due delle proposte del consigliere autonomista erano state affrontate e bocciate (compresi tutti i subemendamenti afferenti), una, di «valutare la possibilità di organizzare la mostra ogni 18-24 mesi», sospesa e rinviata, e una in discussione. Il presidente della seduta Pastore ha proposto, in maniera estemporanea, di proseguire, ma solo fino a mezzanotte e mezza raccogliendo le proteste dell’aula che ha poi bocciato l’ultimo intervento di Buono per stralciare dal Piano previsionale che la cultura è un fattore di sviluppo economico. «Questo è troppo è al di là dei limiti della logica» il commento del consigliere democratico Bruno Saladino che ha chiesto al proponente di ritirare l’emendamento «andando oltre la polemica tra te e Gaddi». Un tono che non è piaciuto ad un accalorato Rapinese che ha difeso in maniera sfegatata il consigliere autonomista tanto da farsi togliere la parola dal presidente della seduta. Bocciato l’emendamento e bocciato il prosieguo ad oltranza della seduta chiesto dall’esponente di Adesso Como la discussione è stata rinviata a martedì 17 maggio. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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