Accordo Cgil – Poste italiane
Cisl e Uil proclamano lo sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive
«Cgil insieme alla Failp ha siglato l’intesa con la quale si chiude positivamente la procedura di raffreddamento e conciliazione aperta dalla Slc [Sindacato lavoratori comunicazione] Cgil in data 13 Settembre 2011».
«Con l’intesa si restituisce ai lavoratori l’anticipo del Pdr (Premio di risultato) del 2011 non erogato nel mese di settembre, un importo pari a 935 euro medi che verranno pagati con la busta paga di ottobre» spiega Giovanni Fagone, segretario generale Slc Cgil Como.
Di tutt’altro avviso la Cisl: «Poste italiane, nel mese di giugno, non ha pagato ai lavoratori il Premio di risultato 2010 nella sua interezza, con la motivazione che gli obiettivi prefissati non erano stati completamente raggiunti. La qual cosa non è accaduta per manager e alta dirigenza che hanno raggiunto tutti gli obiettivi percependo anche premi di importo pari a 11 anni di stipendio di un normale lavoratore postale».
Non si prevede il conguaglio del 2010 non si negozia la rivalutazione dell’attuale Premio, denuncia la Cisl che aggiunge «risultano sconosciuti gli obiettivi previsti per l’ottenimento del premio» e addirittura «nel mese di giugno 2012, in sede di conguaglio i lavoratori rischiano di restituire gran parte di quanto percepito come anticipo».
Non è questa l’opinione della Cgil per cui «a partire dal 26 settembre proseguirà il confronto sul rinnovo dell’impianto complessivo del Pdr per il triennio 2011/2013, che a nostro avviso deve partire dal recupero del saldo del 2010 e deve approdare ad una congrua rivalutazione economica per il prossimo triennio».
«Un accordo fortemente minoritario – così lo ha bollato Leonardo Palmisano, segretario provinciale di Cisl Poste – in quanto non sottoscritto dalle organizzazioni sindacali che detengono la maggioranza assoluta degli iscritti e delle Rsu in Poste italiane (Cisl, Uil, Confsal e Ugl)».
Mentre la Cgil punta a «una efficace informazione» in assemblee provinciali da tenersi sino al 4 ottobre.
«Non è più tollerabile una politica aziendale che realizza tanti soldi per pochi e pochi soldi per tutti gli altri – scrivono Slp Cisl, uilposte, Confsal Com e Ugl-Com –. Occorre pertanto dare un segnale forte ad un management che ha perso la bussola e che sta facendo di tutto per compromettere lo sforzo ed il sacrificio realizzato quotidianamente dai nostri lavoratori».
Per questo hanno proclamato lo sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive dal 3 al 30 ottobre.