Il Consiglio comunale di Como di lunedì 28 novembre

L’assestamento di Bilancio un’occasione per scatenare polemiche con accuse di intenti preelettorali, mentre il bando per la raccolta dei rifiuti resta sempre al palo

 Preliminari

Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di lunedì 28 novembre Carlo Ghirri, Gruppo misto, ha chiesto di mettere un crocefisso nel Centro di accoglienza di Prestino «è giusto che gli ospiti possano pregare secondo il loro credo, ma è anche gusto che tengano presente la realtà in cui vanno ad inserirsi», mentre Robert Marzorati, Per Como, ha dichiarato di aver avuto assicurazioni dalla dirigente comunale competente per effettuare dei controlli sulle emissioni elettromagnetiche nelle scuole attorno al Monte Goi. «Rispettano i tempi?» ha domandato Luigi Boton, Pid, a proposito dei lavori di sistemazione della passeggiata di Villa Olmo «mi sembra che i lavori vadano a rilento». Di «disparità nel trattamento delle associazioni da parte dela Circoscrizione 3» ha parlato Donato Supino, riportando le proteste di alcuni consiglieri del parlamentino Rebbiese sulle assegnazioni dei contributi alle associazioni per cui, denunciano, non c’è un regolamento. Il fuoriuscito del Pd Vittorio Mottola, Gruppo misto, ha invece attaccato, come presidente della commissione competente, il capogruppo del Partito democratico, Mario Lucini, sollecitato a risolvere lo strascico di un Piano attuativo in via Segantini, dove un parcheggio non è ancora stato acquisito dall’Amministrazione comunale e «nei camper posteggiati succedono cose strane». Sul Piano neve è intervenuto Giovanni Acelti, Pdl, «ad oggi sono stati spesi 10mila euro!» ha dichiarato, mentre Alessandro Rapinese, Adesso Como, si è detto preoccupato per le nomine nei seggi elettorali fatte dal Comune per la possibile inesperienza degli scrutatori e le eventuali infiltrazioni mafiose.

Portici Plinio

Al centro delle polemiche si è trovato l’assessore Molinari che si è impegnato, per sostenere la pedonalizzazione dell’area dei Portici Plinio, in una raccolta firme fra i cittadini. Contro di lui si è scagliato Pasquale Buono, Fli, che ha dichiarato di preferire una discussione su una delibera che iniziare magari una raccolta firme contro. «Oltre che raccogliere firme vorremmo vedervi risolvere i problemi della città!» ha detto Mario Molteni, Per Como, che si è detto, ironicamente, «contento di vedere finalmente un suo assessore che va fra i cittadini, mentre lei signor sindaco la aspettiamo da mesi a fare un sopraluogo sullo stato delle strade a Sagnino».

Assestamento di Bilancio

Dopo l’appello preliminari è quindi iniziata la discussione sull’assestamento di Bilancio presentato dall’assessore Sergio Gaddi, il cui capitolo principale è dato dal Piano neve per quest’anno e la fine del pagamento dei debiti contratti per quello dell’inverno scorso.

I consiglieri hanno fatto le consuete richieste di chiarimento sui vari capitoli toccati dalla manovra, passando dai temi più generali allo specifico del Piano neve «chi acquista il sale, il Comune direttamente? Com’è controllato l’effettivo lavoro svolto dalle ditte incaricate?» ha chiesto Piercarlo Frigerio, Forza Como, «cosa si intende per 72mila euro per bici?» ha aggiunto Massimo Serrentino, Pdl, «ci sono ancora i 255mila euro a Bilancio per la ricapitalizzazione di Villa Erba!» ha esclamato Andrea Luppi, Pd.

Ritiratosi l’assessore assieme ai rappresentanti degli uffici la seduta è stata sospesa per 20 minuti diventati quasi un’ora per poter dare delle risposte articolate a tutti i consiglieri intervenuti, in una seduta in cui il presidente Pastore ha richiamato più volte i consiglieri al’ordine bloccando i lavori del Consiglio anche per comportamenti su cui in passato ha lasciato correre, uno fra tutti il consigliere della rondine Bruno Magatti è stato ripreso perché in piedi vicino al muro dietro al suo posto a sedere ascoltava in silenzio lo svolgersi della seduta. Molte le critiche soprattutto da parte del gruppo del Pdl richiamato apertamente dal presidente che lo ha accusato ai margini della seduta di dare una connotazione politica al proprio ruolo.

In realtà non si tratta solo di comperare bici ma di creare 7 postazioni di bike sharing in città con il contributo della Fondazione Cariplo, mentre il sale verrà acquistato dalle ditte incaricate della pulizia delle strade e i mezzi verranno muniti di un dispositivo Gps che permettere di avere il dato certo dei chilometri percorsi, hanno spiegato fra le altre cose Gaddi e Molinari. L’assessore Cenetiempo ha chiarito che il piano di dismissione di parte del patrimonio immobiliare per la ristrutturazione del restante partirà a breve, dato che si era in attesa dell’approvazione regionale avvenuta 20 giorni fa.

Piattaforma ecologica

Supino ha posto in evidenza la mancanza del bando per la raccolta differenziata «con i continui rinvii facciamo un favore a Econord». La dirigente del settore Tosetti gli ha quindi risposto che tutto è a posto «ma la piattaforma ecologica di proprietà di Econord è soggetta all’esproprio per la Pedemontana, il bando del Comune prevede di utilizzare un terreno del Comune per costruirne una nuova, ora è al vaglio la proposta di Econord di utilizzare un suo terreno, aspettiamo di valutare la proposta». «Ora decide Econord quando il comune deve fare il bando? – è scoppiato il consigliere di Rifondazione – già in quello scorso era stata individuata l’area comunale in via Somigliana». «Chi sta frenando? Chi ci sta guadagnando?» ha aggiunto Supino rivolgendosi al tavolo della Giunta «non mi guardi, non può guardarmi» la scomposta reazione di Tosetti «io guardo dove voglio e poi non sto mica accusando lei» ha risposto Supino in un’aula stupita per la reazione inaspettata della dirigente comunale. È così intervenuto il segretario generale Fabiano «il problema posto dalla dottoressa Tosetti è un non problema», ha dichiarato recisamente assicurando la possibilità di fare il bando per l’indomani stesso. «Domani sera le chiederò allora se lo ha fatto» ha detto pronto Supino.

«Econord va avanti da 8 anni di proroga in proroga – ha aggiunto Rapinese – per ovviare al problema proporrò un emendamento per togliere i servizi di piazzola dal bando, possiamo darli, che so, a Lipomo o farli in convenzione con qualcun altro».

Anche la conclusione della serata è stata poi burrascosa, quando Buono ha fatto un lungo intervento attaccando il sindaco, Molinari e, sulle grandi mostre,  Gaddi, facendo sbottare Acelti che ha iniziato a urlare: «Vergogna! Sono nove anni che sei seduto qui!».

Undici gli emendamenti presentati che verranno discussi martedì 29 sera, cinque presentati da Buono che se verranno approvati impediranno la discussione di altri 4 presentati rispettivamente da Sapere, Mottola, Butti e Rapinese.

Nella confusione poco prima della mezzanotte la seduta è stata chiusa. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

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