Consiglio comunale: ancora mozioni

Cartelli corretti, Palaghiaccio Gosetto e Luraghi, politiche sociali, no agli aumenti autostradali, buche gialle, posteggi per gli amministratori solo se necessari, doppio senso in via Risorgimento

 Preliminari

Contro l’assessora Sosio si è scagliato Luigi Bottone, Pid, «sono passati 7-8 mesi da quando sono stati posizionati i totem turistici sbaglia ti e la ditta non ha provveduto a metterli a posto», nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di giovedì 26 gennaio, mentre Andrea Luppi si è dichiarato «sconcertato dalle dichiarazioni di un sindaco bresciano, un attacco senza decoro umano al presidente della Repubblica, con una vistosa volontà di offendere». «La Banda Baradello sta sostituendo la Cittadina Alessandro Volta – ha detto Pasquale Buono, Fli – e aspetta risposte su cosa deve fare per il 2012». Vittorio Mottola, Gruppo misto, ha chiesto di risolvere il problema del Palaghiaccio e chiesto sicurezza per via S. Giacomo, invece Giampiero Ajani, Lega, ha sollecitato una risposta a una sua interrogazione sulle case comunali di via Cosenz. «Per quanto riguarda la bonifica della Ticosa le persone che vi lavoravano sapevano che c’erano delle cisterne, tutto era scritto e segnato, la ditta non si documenta? Diamine è il loro lavoro!» è sbottata Roberta Marzorati, Per Como. «I giovani di Adesso Como hanno dato la disponibilità ad imbiancare la Biblioteca comunale – ha affermato il consigliere del movimento Alessandro Rapinese – hanno risposto che non si poteva perché solo professionisti potevano intervenire in un edificio storico e che se si voleva si potevano pulire le piastrelle dei bagni». «Sembrava una risposta offensiva, ma non lo era, il 30 gennaio verranno pulite le scritte sulle piastrelle dei bagni, ringrazio già i ragazzi» ha concluso Rapinese.

Bocciate

Iniziata quindi la seduta è ripresa la discussione sulle mozioni interrotta il giovedì precedente, subito si è votata la proposta di Rapinese di censurare le affermazioni di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi che definivano Vittorio Mangano un eroe, che, sostenuta  solo dalle minoranze e Fli non è passata. Così come non sono passate quelle, sempre di Rapinese, per l’apertura di “oblò” nella parte recintata con assi del cantiere delle paratie, contro «l’accattonaggio sistematico, industriale» in centro storico «un lavoro che rende più del mio al netto delle imposte» e per aumentare i controlli nell’ex ospedale S. Anna «per evitare diventi una baraccopoli». Bocciata anche, per un voto, la proposta di Per Como di una corsia aggiuntiva per evitare code al passaggio a livello di Como Borghi. «Abbiamo un accordo con Ferrovie Nord per il prossimo futuro di un recupero dell’area e la creazione di un parcheggio ed eventualmente faremo la doppia corsia» ha detto l’assessore Molinari.

Molte delle mozioni sono state ritirate, da quella di Bottone sul Paino parcheggi a quelle sui 150 anni dell’Unità d’Italia, fino a qulle di Mottola sugli affitti delle case popolari, alcune sono poi state accantonate data ll’assenza dei proponenti.

Approvate all’unanimità

Passate all’unanimità le proposte di Bottone di correggere i cartelli sui limiti di velocità sbagliati in città, l’intitolazione, suggerita da Rapinese, del Palazzetto del ghiaccio a due ex giocatori scomparsi, Stefano Gosetto e Alfredo Luraghi, «chiedere al governo politiche sociali tornino ad essere una priorità», presentata dal democratico Franco Fragolino, la contrarietà all’aumento del pedaggio alla barriera autostradale di Grandate.

Buche e posteggi

Approvata anche la proposta, sempre di Rapine, di utilizzare un sistema approntato da Bmw Italia e Facoltà di design del Politecnico di Milano per applicare nelle future asfaltature un manto speciale che quando consumato lascia vedere le buche con uno speciale colore giallo. Il consigliere di Adesso Como ha visto poi passare, con solo due voti di scarto, la proposta di far utilizzare i posteggi riservati per amministratori e dipendenti comunali solo per «il periodo strettamente necessario mandato». «Quando si assegnano i posti auto ai consiglieri – ha dichiarato Bruni – è già data indicazione per un uso strettamente commesso all’attività amministrativa, il parere di Giunta è contrario». Durante la discussione Carlo Girri, gruppo misto, ha approfittato per scagliare un attacco contro i giornalisti, rei di prendersela con i politici definiti come casta, leggendo un elenco di quanti hanno un permesso per entrare nella zona Ztl. «A regolamento non devono sostare con l’auto per più di 120 minuti e non possono essere dati più di due permessi ad una sola testata», una norma quest’ultima secondo quanto letto da Ghirri ben poco rispettata.

Via Risorgimento

Passata, grazie a qualche defezione nella maggioranza, anche la proposta di Donato Supino, Prc, di ripristinare il doppio senso di marcia in tutta la via Risorgimento, prevedendo però l’esclusione dei mezzi pesanti. La figura dell’ex assessore Peverelli, residente nella via, ha fatto più volte capolino. «Non si è fatto tutto questo – ha parlato del provvedimento di chiusura al doppio senso di marcia per tutti l’assessore Molinari –, le motivazioni alla base del provvedimento sono state due: eliminare il traffico di attraversamento, che nulla ha a che vedere con il quartiere; la velocizzazione del transito del servizio pubblico». «Ha invece peggiorato la situazione nelle vie Da Meda e Claudio Marcello – la risposta del consigliere comunista –, le corsie preferenziali si fanno quando il bus è fermo in coda, lì non si è migliorato niente!». [Michele Donegana, ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: