Consiglio comunale: sfiduciato Gaddi
Per la seconda volta consecutiva seduta deserta a Palazzo Cernezzi, i consiglieri della maggioranza assenti, non può iniziare la discussione sulla cittadinanza ai figli degli immigrati
«Con tutta probabilità il Bilancio di previsione non arriverà in aula prima della fine del mandato» ha esordito nelle preliminari Pasquale Buono, Gruppo misto, che ha chiesto come si possa quindi finanziare la Grande mostra e interventi in città. «Ci sono 34 chioschi che non conoscono il loro destino – ha affermato Emanuele Lionetti, Forza Como Autonomia liberale – le concessioni sono scadute da sono scaduti da 7, 11, 13 anni e sempre rinnovate e hanno chiesto l’istituto della prelazione nei futuri bandi». «C’è una grossa responsabilità dell’Amministrazione» ha concluso il consigliere ricordando che il giorno successivo, martedì 6 marzo, è in programma un incontro fra gli esercenti e il dirigente del settore, Fumagalli.
Sugli schiamazzi notturni in centro storico è intervenuto Alessandro Rapinese, Adesso Como, lamentandosi anche di un ultimo episodio: il baccano fatto, con un megafono, da qualche sostenitore di uno dei candidati alle primarie del Pdl in via Diaz la notte precedente. Sempre sulle ultime primarie è intervenuto Giovanni Acelti, Pdl, «chiedo al sindaco di scusarsi nei miei confronti, leggo su La Provincia che ha dichiarato che, riferendosi a Gaddi, il cavallo era giusto ma i compagni di viaggio impegnativi, vorrei sapere cosa intenda con quest’espressione».
Roberta Marzorati, Per Como, ha chiesto il perché della mancata apertura della procedura di sinistro per la morte di un residente nelle case popolari comunali nell’agosto scorso, invece Vittorio Mottola, Gruppo misto, ha ribadito la richiesta di una riunione speciale della Commissione competente per sapere gli ultimi sviluppi delle vicende del Palazzo del ghiaccio di Casate.
«Ho chiesto di sapere se c’erano agevolazioni per i posteggi, mi è stato risposto che ci sono delle convenzioni, ma non le trovano» ha detto Mario Molteni, Per Como, che, insoddisfatto, ha chiesto perciò l’inscrizione all’ordine del giorno della sua interrogazione sull’argomento.
Di sostegno alla vita indipendente per le persone con disabilità ha parlato il consigliere della rondine Bruno Magatti «i contributi a Como l’anno scorso sono stati di 187mila euro, di cui 50mila sono del Fondo nazionale a sostegno della vita indipendente, che però quest’anno ha tagliato 19mila euro», ma «le persone che ricevono i contributi sono passate da 14 a 19» ha ricordato il consigliere di Paco «le risorse sono palesemente insufficienti».
Sfiducia a Gaddi
Dopo l’appello la seduta è ripresa con la votazione a scrutinio segreto sulla sfiducia all’assessore Gaddi. Nella seduta precedente il Pdl è uscito facendo venire meno il numero legale, mentre in questo secondo scrutinio alcuni consiglieri del gruppo (Acelti, Pettignano e Simone) sono rimasti in aula, nonostante l’assenza anche della Lega si è così raggiunto il numero legale e con 22 presenti, 11 i voti a favore, 9 i contrari, 1 bianca e una nulla, la sfiducia è passata.
Regolamento parcheggi
L’assemblea ha così affrontato la discussione sui nuovi regolamenti per i posteggi per residenti (gialli) e a pagamento (blu). Vengono aumentate le tariffe per gli abbonamenti, nei posti blu il primo in una stessa famiglia verrà a costare 160 euro l’anno, il secondo 320, in quelli gialli 350 euro, e per questa tipologia non si potrà avere più di una assegnazione per famiglia. Cambiano anche alcune regole per la formazione dei punteggi delle graduatorie, i residenti avranno la precedenza sugli alberghi, che verranno poi rifatte ogni anno. Molte proposte sono state fatte e non concretizzate in modifiche alla delibera, come la proposta Magatti di zone giallo-bu e pensare anche ai trasporti pubblici in un quadro più allargato, così come affermato anche da Donato Supino, Prc, «mancano il Piano della mobilità e dei Posteggi!», o Lionetti di lasciar posteggiare i residenti della zona Ztl in centro nelle vie più periferiche, oppure lo stimolo di Mottola a tenere sotto controlla la situazione dei posteggi dati come aree standard nei Piani attuativi.
Approvati tre emendamenti, uno della Commissione (1), due del Pd (2, 3), con lievi modifiche tecniche ed il ritiro di un ordine del giorno sempre del Pd, la delibera è passata con 16 voti favorevoli, la maggioranza più Dario Valli, Area 2010, e l’astensione delle minoranze più gli autonomisti e Fli.
Palazzetto del ghiaccio
Il Consiglio ha quindi affronto la proposta di Rapinese di espropriare i terreni dei frontisti del Palazzetto del ghiaccio per risolvere il problema della costruzione dei pannelli per insonorizzare la struttura «per pubblica utilità, così come ha fatto il sindaco Gelpi per la passeggiata a lago». Una proposta che non ha incontrato il favore di nessun altro consigliere comunale. Di senso della misura ha parlato il capogruppo del Pd Mario Lucini «la soluzione è stata di fatto raggiunta».
Bocciata la proposta Rapinese, l’assessore Molinari ha risposto ad un’interrogazione sullo stesso argomento posta da Lucini: «quando inizieranno i lavori?». «I lavori inizieranno entro fine giugno e dovrebbero terminare a inizio settembre – ha risposto l’assessore fiducioso per il futuro – abbiamo intrapreso la strada della risoluzione».
Cittadinanza ai figli degli immigrati
La discussione è così arrivata alla mozione presentata dalle minoranze per il Conferimento della cittadinanza italiana ai figli minori degli immigrati: iniziative per la riforma della legge sulla cittadinanza italiana. L’aula però era però quasi completamente vuota con solo 8 esponenti delle minoranze e i due della Lega. Una situazione inaccettabile per i proponenti che hanno chiesto la verifica del numero legale. Non raggiunto alla prima conta, dopo i consueti 15 minuti di attesa, al secondo appello la seduta alle 23.34 è stata dichiarata deserta. [Michele Donegana – ecoinformazioni]