Moda e storia nel Novecento in mostra

Una piccola, raffinatissima mostra alla Fondazione Antonio Ratti (a Villa Sucota sulla via per Cernobbio) è dedicata al disegnatore e figurinista John Guida, ma è anche e soprattutto un’occasione per verificare come, con intelligenza (e leggerezza), si possa parlare di storia e di politica e di moda.
John Guida nacque come Giovanni Guida a Santa Maria Capua Vetere nel 1888; a cavallo della prima guerra mondiale cominciò la sua lunga collaborazione con i grandi magazzini Coen di Roma, che – come si capisce facilmente – erano di proprietà di una famiglia ebrea. E’ così che la storia della moda si intreccia non solo con la storia della produzione industriale, del gusto e dell’arte, ma anche con quella della politica: le leggi razziali del regime fascista infatti furono alla base della crisi della ditta dei Coen, nonostante il fatto che essi fossero già stati fornitori “della real casa”.
Di tutto questo, in mostra, si trova una sintesi efficace e precisa, con quel tanto di lievità che non guasta in un ambiente prioritariamente dedicato ai leggerissimi tessuti di seta.
Tra i disegni (generosamente donati da Alberto Tagliabue alla FAR), gli abiti (prestati soprattutto da privati), i documenti (provenienti anche dalla Fondazione Musei Civici di Venezia), i tessuti e i campionari (messi a disposizione dal Museo didattico della Seta e da svariate ditte comasche), le foto e le spiegazioni, c’è un bel pezzo di storia della città e del territorio, dal Lario fino al Tevere. E c’è anche una bella lezione di stile (di ricerca e di esposizione).
L’approfondimento sulla figura di John Guida è stato curato da Enrica Morini, storica della meda, mentre la ricerca relativa ai tessuti esposti è stata svolta dallo staff del Museo Studio del Tessuto della FAR. La mostra è visitabile fino al 28 giugno (lun-ven 10-13, 14.30-17.30, sab-dom 11-19); ingresso libero.
(Fabio Cani, ecoinformazioni)

1 thought on “Moda e storia nel Novecento in mostra

  1. BELLA INIZIATIVA,SE NON ALTRO SI VALORIZZA UNA MATERIA DELLA NOSTRA ZONA . QUELLO CHE SI DOVREBBE FARE SEMPRE,NON ANDANDO A RACCATTARE QUADRI IN GIRO PER IL MONDO SENZA NESSUN TORNACONTO PER LA CITTA’,CERCHIAMO DI ESSERE PATRIOTTICI ALMENO IN QUESTO.

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