Sciopero del commercio: «Il primo maggio deve restare la festa dei lavoratori»
Alla conferenza stampa di venerdì 27 aprile in Camera del lavoro di Como, Ivan Garganigo, segretario provinciale Filcams, ha illustrato le ragioni dello sciopero indetto per il primo maggio.
«Il decreto liberalizzazioni del governo Monti – ha commentato Garganigo – prevede la facoltà delle aperture degli esercizi commerciali in tutti i giorni dell’anno, festività incluse. Nella nostra provincia la Grande Distribuzione, monopolizzata da Bennet, ha deciso di tenere aperto sempre , ecco perché siamo costretti allo sciopero , per consentire il diritto alla festa, alla celebrazione della giornata del 1 maggio».
La Filcams Cgil ha deciso la mobilitazione senza il supporto delle altre due sigle sindacali confederali: «non è il momento per rimarcare le divisioni sindacali. Il nostro obbiettivo – ha spiegato il segretario provinciale – non è solo la riaffermazione del primo maggio come giornata dei lavoratori, è anche portare l’attenzione dell’opinione pubblica sugli effetti del decreto Monti. Ad oggi inoltre la nuova normativa non ha prodotto nessuna risposta positiva in termini di incremento dell’occupazione e nemmeno la tanto auspicata ripresa dei consumi interni. Anzi, i ricavi vanno spalmati su sei giorni di apertura invece che sette, con conseguente aumento delle spese. L’assenza di regole consente ai soggetti più spregiudicati l’apertura anche durante le maggiori festività nazionali, senza alcun rispetto verso le ricorrenze su cui si fonda l’identità del nostro Paese».
I lavoratori che operano nel settore del commercio sono le vere vittime della norma, in quanto costretti a lavorare spesso anche la domenica per un risicato aumento salariare. « Se mancano effetti positivi prodotti dalla norma – ha spiegato il segretario Filcams – si hanno invece effetti devastanti nelle vite dei lavoratori, in maggioranza donne. Per queste ragioni abbiamo deciso di proclamare lo sciopero – ha concluso Garganigo – e ai clienti chiediamo di astenersi dagli acquisti e di partecipare, assieme ai lavoratori del commercio, alla manifestazione provinciale che si terrà a Como. É importante, mai come oggi, riaffermare quei valori di libertà, democrazia e giustizia sociale che il primo maggio ha sempre rappresentato». [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]