La dimensione nascosta

Personale Mimmo Totaro, curata da Luciano Caramel, inaugurazione giovedì 17 maggio alle 18, nell’ex chiesa di S. Pietro in Atrio in via Odescalchi 12 a Como. Aperta fino al 7 giugno dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19, lunedì chiuso. Ingresso libero. In contemporanea nel giardino botanico di Villa Carlotta a Tremezzo sarà esposta la scultura Wanda, realizzata con reti elettrosaldate e corde

A Como saranno presentate una ventina di opere, «nove lavori di grandi dimensioni, posizionati al perimetro dell’edificio, e altri di dimensioni diverse posti al centro dello spazio espositivo» oltre a una «una video installazione che ripercorre l’intera storia artistica di Mimmo Totaro, dagli interventi degli anni Settanta ad oggi».

«Dal 1971, anno della sua prima mostra personale alla Galleria Il Salottino di Como, presentata dal grafico elvetico Max Huber, l’artista comasco intraprende una fitta carriera incontrando diverse personalità come Mario Radice, Aldo Galli e Eli Riva – spiega un comunicato –. Rivivendo la sua carriera e i ricordi salienti legati ad essa, raccontati per la prima volta nella mostra comasca tornano prepotentemente alla mente due momenti: il Rito del tramonto del 1981 a Como in occasione della manifestazione I sentieri del tempo non-stop d’arte, e la mostra concorso nazionale per l’ideazione di una casula a Vicenza esattamente dieci anni dopo».

«Dalla grafica degli esordi, caratterizzata da precisione e delicatezza, nel tempo i principi fondamentali delle opere di Totaro hanno trovato la spazialità nella terza dimensione: i tratteggi si sono materializzati in fili, corde e legni, moltiplicando, senza perdere in purezza e linearità, sensazioni e vibrazioni – conclude la nota alla stampa –. Ciò che permane nella ricerca dell’artista è la proposta di molteplici interpretazioni: “Quando mi hanno chiesto di realizzare un ventaglio, ho creato un oggetto per far di tutto meno che farsi aria, così come quando mi han chiesto di realizzare una valigia, l’ho creata con del filo spinato”, ricorda Mimmo Totaro, “vorrei non dover descrivere i miei lavori, è lo spettatore a dover trovare nelle opere ciò che desidera. Non esiste un’unica lettura”». Per informazioni e-mail press@miniartextil.it, Internet www.miniartextil.it. [md – ecoinformazioni]

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