Mobilità: sono 159 i lavoratori licenziati a giugno in provincia di Como

«Rispetto a maggio – scrive in un comunicato stampa la Cgil lariana – dove la lista di mobilità comprendeva 261 lavoratori, si verifica una contrazione del – 39,08%»

I licenziamenti del mese di giugno, così come da lista di mobilità approvata giovedì 21 giugno, sono 159, di cui 38 da aziende che occupano più di 15 dipendenti, 117 da aziende che occupano meno di 15 dipendenti e 4 frontalieri.

Da gennaio a giugno 2012  in Provincia di Como i licenziati sono 1692, il 12, 55 % in meno rispetto allo stesso periodo del 2011 (1935 licenziamenti). «La riduzione  – commenta Franco Santambrogio, Cgil Como – è determinata da più fattori:  dall’incremento dell’utilizzo della Cassa integrazione, in particolare quella in deroga,  che nei primi 5 mesi del 2012 vede, solo per le domande validate dall’Amministrazione Provinciale, 450 ditte  per un totale di 2978 lavoratori e 1.325.904 ore richieste . Nello stesso periodo del 2011 – continua Santambrogio –  le domande validate in Provincia furono per 341 aziende (- 31,96 % rispetto al 2012 ) per complessivi 1898 lavoratori (- 59, 42%)  e 762.982 ore richieste (- 73,77%). A questo si aggiunge le difficoltà economiche delle aziende che devono farsi carico, in caso di licenziamento, del TFR maturato dai lavoratori e, per le ditte che occupano + di 15 dipendenti, del contributo  di mobilità pari a 3 o 6 o 9 mensilità. Infine – conclude Santambrogio – la legge di  riforma delle pensioni ha allungato il periodo di vita lavorativa generando, fra l’altro, il problema degli esodati, cioè dei lavoratori “anziani” che, con le regole precedenti e attraverso accordi con le aziende e la mobilità, potevano raggiungere le condizioni contributive per poter andare in pensione ma che oggi, dopo la mobilità, non avranno nè pensione nè lavoro».

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