Una bacheca storica a Como

Palazzo Cernezzi espone alcuni dei documenti in corso di inventariazione e informatizzazione

«Nella bacheca a fianco della Sala Stemmi sono state affisse in questi giorni copie di antichi documenti relativi ai profughi comaschi dall’Impero Ottomano – siega un comunicato –. La documentazione, che compare sotto il titolo La Storia del mese. Cent’anni fa… resterà esposta per tutto il mese di luglio e sarà quindi sostituita da altre curiosità storiche».

Per questo sono stati esposti documenti risalenti alla Guerra italo-turca del 1911 che portò alla conquista italiana della Tripolitania e della Cirenaica e del Dodecaneso. L’Impero ottomano espulse allora tutti i cittadini italiani che vennero accolti come profughi in madrepatria, 17 furono le famiglie accolte a Como: «Tra i documenti esposti figurano una lettera del sindaco dell’epoca Luigi Reina, il programma di un pubblico spettacolo con esercitazioni dei pompieri all’Arena e il cui ricavato era destinato ai profughi, ricevute di aziende comasche per forniture e lavori effettuati per l’adattamento di abitazioni private messe a disposizione dei profughi, ricevute di trattorie comasche di spese di vitto e alloggio a famiglie di profughi» (i documenti).

L’iniziativa si inscrive: «Nell’ambito della gara promossa dal Comune di Como per il servizio di riordino e inventariazione informatizzata del fondo Rimoldi, dell’archivio del Giudice conciliatore e dell’archivio storico del Comune di Como». «Il Fondo Maria Rimoldi raccoglie tutta la documentazione prodotta dall’omonimo istituto di via Scalabrini, un orfanotrofio femminile con annessa una scuola, dall’origine al 1983. Gli atti più antichi risalgono al XVII secolo e il materiale consta di 204 faldoni – precisano dal Municipio –. L’archivio del Giudice conciliatore, invece, copre gli anni dal 1958 al 1995, anno in cui la figura del giudice conciliatore venne soppressa. Per quanto riguarda, infine, l’Archivio del Comune si tratta di tutti i documenti che riguardano il XX secolo; la parte più antica è depositata, invece, all’Archivio di Stato di Como».

Il bando è stato vinto da Scripta srl (per 127mila euro) e il progetto, iniziato a gennaio, durerà fino alla fine del 2013. [md – ecoinformazioni]

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