Navigazione laghi: «sciopero di domenica contro i tagli del governo»
I lavoratori della Navigazione laghi, dopo gli scioperi del 12 marzo, 11 maggio e 8 giugno, incroceranno le braccia di nuovo l’ 8 luglio, questa volta di domenica e per 24 ore.
Il motivo è la riduzione da parte del governo di 18 milioni di euro di risorse (13 milioni di trasferimenti, 5 di maggiori costi per l’iva) destinate all’esercizio della gestione governativa dei servizi pubblici di Navigazione laghi. Le mobilitazioni precedenti hanno ottenuto un risultato parziale: nel decreto sviluppo infatti sono stati previsti 6 milioni di euro a copertura del provvedimento sull’iva, ma questo non è sufficiente a sanare il bilancio e all’appello mancano ancora 12 milioni di euro. Lo sciopero di domenica è stato proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
«É il quarto sciopero in pochi mesi – ha spiegato Marco fontana, segretario Filt Cgil Como – e purtroppo i problemi non sono stati ancora risolti. Siamo costretti a scioperare, e abbiamo deciso di farlo in silenzio, senza un presidio o una manifestazione come a maggio. Vogliamo far capire all’opinione pubblica cosa significa una domenica senza navigazione». «Siamo preoccupati per i pendolari– ha commentato il segretatio Filt – una volta terminata la stagione estiva, i tagli potrebbero incidere in maniera drammatica sulle loro necessità di trasporto».
Mauro Bernasconi, componente di segreteria Filt Cgil, ha sottolineato come la navigazione, in situazioni di calamità naturale, abbia sempre fatto la sua parte: «siamo sempre intervenuti a sostegno della popolazione con biglietti agevolati e tariffe convenienti, proprio perchè consideriamo il trasporto via lago una risorsa, un bene prezioso e un servizio imprescindibile per le persone che abitano nelle nostre zone»
Il mondo politico locale ha seguito con interesse la vicenda legata al trasporto lacuale, una vicenda che interessa 200 lavoratori sul lago di Como e circa 600 in tutti e tre i laghi. Matteo Augustoni, Rsu Navigazione laghi, ha tenuto in prima persona i rapporti con le amministrazioni comunali della provincia: «abbiamo preparato una delibera che già 28 comuni hanno approvato – San Fedele Intelvi, Pellio Intelvi, Ramponio, Castiglione, Laino, Claino con Osteno, Lezzeno, Nesso, Pognana, Faggeto, Torno, Blevio, Veleso, Zelbio, Domaso, Griante, Tremezzo, Garzeno, Mezzegra, Sala Comacina, Ossuccio, Carate Urio, Moltrasio, Argegno, Brienno, Lenno, Colonno – e sappiamo che a Como verrà discussa a breve in consiglio. Nella delibera viene considerato obiettivo prioritario la tutela e la valorizzazione del servizio pubblico di navigazione sul lago di Como». «Anche il Prefetto si è mostrato sensibile alla questione – ha aggiunto Fontana – e Mauro Guerra, coordinatore nazionale Anci piccoli comuni, si è detto disponibile a dare il suo contributo a livello istituzionale. Purtroppo, a fianco dell’interesse della politica, dobbiamo riscontrare uno scarso dialogo e interesse da parte dei commercianti».
Per le modalità di effettuazione dello sciopero sul lago di Como, il personale addetto all’esercizio incrocerà le braccia da inizio servizio alle ore 6.00; dalle 9.00 alle 17.55; dalle 20.55 a fine servizio. Per operai ed impiegati invece, l’astensione al lavoro riguarderà la prima parte dell’orario giornaliero. « Il sindacato continua la sua fase di moblitazione unitaria a tutela della gestione governativa Laghi – ha concluso Alberto Arighi, Uil trasporti – con sempre maggior intensità perchè non si può abbandonare a sé stesso un bene essenziale per tutti» [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]