«Sciopero di 8 ore entro il 23 luglio»
Nell’assemblea di venerdì 6 luglio i lavoratori Carnini di Villaguardia hanno deciso 8 ore di mobilitazione da effettuarsi entro lunedì 23 luglio.« I lavoratori – si legge nel comunicato firmato da Flai Cgil, Fai – Cisl e Rsu – hanno giudicato inadeguato il piano presentato da Parmalat»
Nell’incontro tenutosi presso la Confindustria Parmense del 4 luglio, la Parmalt ha delineato un piano industriale del gruppo, che ha risponde alla strategia di razionalizzare e concentrazione delle produzioni nei vari siti, e sarà implementato in due fasi. Dall’ incontro e stato riconfermato che nella prima fase del piano le produzioni dello stabilimento Carnini, latte , burro, formaggi, verranno dismesse , probabilmente il latte sarà spostato ad Albano (Bg) sul resto non ci sono stati dati chiarimenti .
«Come Fai Cisl e Flai Cgil insieme alla RSU e ai lavoratori della Carnini – si legge nel comunicato – siamo estremamente preoccupati poiché nell’incontro la Parmalat non ha precisato quale sara la futura Mission del sito di Villaguardia , ha solamente dichiarato la disponibilita a ricercare ipotesi per la gestione degli esuberi, che sono stati ufficialmente identificati in :30 lavoratori , di cui 21 nel sito di Villaguardia e 9 al caseificio di Cilavegna ( Pv). Coinvolgeremo le istituzioni – continuano i sindacati – chiedendo un incontro al sindaco e al prefetto e alla regione Lombardia. Attiveremo contatti con le Associazioni Agricole Coldiretti, Confagricoltura e CIA per l’impatto che questa operazione potrebbe avere sul territorio, sui loro associati e tentare soluzioni alternative. Chiedemo al Prefetto di collaborare alla messa in campo di sinergie territoriali che possono salvaguardare una realtà, produttiva storica e importante del territorio che sta per essere sacrificata dalle logiche economico finanziarie dell’ ennesima multinazionale straniera, che risponde a logiche sovranazionali , e che sembra per nulla interessata a valorizzare produzioni di alta qualità come quelle della Carnini di Villaguardia. Inoltre rimane attivo il Tavolo al MISE dove chiederemo garanzie per la ricollocazione di tutte le persone dichiarate in esubero. Nel frattempo le risposte alle domande che abbiamo posto al tavolo di Parma del 4 luglio, Parmalat ha deciso di darle a mezzo del suo Amministratore Delegato e della Responsabile delle risorse umane del gruppo, non a noi al tavolo, ma bensì al Sindaco di Villaguardia, in un incontro richiesto direttamente da loro, assicurando al primo cittadino “che faranno di tutto per mantenere quasi invariato il livello occupazionale”».
Secondo sindacati e lavoratori, restano inevase alcune domande: «quale sarà la Mission del sito di Villaguardia? A Villaguardia si produce anche Panna e Burro con un investimento fatto nel 2010 costato 1 milione di euro, che fine fanno queste produzioni ? Il sito di stagionatura del formaggio DOP che viene acquistato in Valtellina e commercializzato da Carnini e i 5 lavoratori occupati nel sito che fine fanno ? Cosa si intende la Parmalat per mantenimento “quasi invariato” dell’occupazione del sito ? Come intende ricollocare i 21 esuberi dichiarati? Perché si decide di chiudere il caseificio di Cilavegna, quando sappiamo che c’è un potenziale acquirente interessato e che aveva già avuto contatti con Parmalat prima dell’OPA di Lactalis che ha bloccato la trattativa?»
Per queste ragioni, oltre alle due ore di sciopero con assemblee proclamate in tutte le aziende del gruppo Carnini, i lavoratori di Villaguardia hanno riconfermato il blocco dello straordinario e proclamato 8 ore di sciopero in data da destinarsi e comunque entro il 23 luglio prossimo venturo. Nel frattempo il coordinamento Parmalat si è riconvocato alla Confindustria di Parma per entrare nel merito delle scelte annunciate nei singoli siti nei giorni 24 e 25 luglio.