Stop alla condotta antisindacale di Sisme
Il Tribunale comasco ordina alla ditta olgiatese di cessare la condotta antisindacale. «Ora intervenga la Regione Lombardia» chiede Rota
In seguito al ricorso fatto dalla Fiom Cgil il Tribunale di Como impone, con una sentenza, alla Sisme di smetterla con la condotta antisindacale.
«L’azienda negli ultimi mesi aveva messo in atto comportamenti di discredito nei confronti del sindacato, con una serie di comunicati rivolti direttamente ai dipendenti – spiega la Fiom lombarda in un comunicato –. In uno di questi, emesso in data 3 luglio 2012, la Sisme “ha addebitato alle Ooss di avere suggerito forme di lotta sindacale tali da compromettere il pagamento dello stipendio, così dissuadendo i lavoratori dall’aderire dalle forme di lotta poste in essere dalle Ooss”».
«Sempre il 3 luglio 2012, l’azienda ha “indetto un incontro con i lavoratori” senza le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) – prosegue lo scritto –. Inoltre ha proceduto “alla decurtazione del premio qualità e del premio tempi per il 2012 senza previamente comunicare alla Rsu in apposito incontro, ex articolo 12 del Ccnl Metalmeccanici, i risultati conseguiti e gli andamenti delle variabili assunte a riferimento per la determinazione del premio, nelle componenti tempi e qualità”».
Per questo il Tribunale di Como: «Ha stabilito che l’azienda dovrà convocare le Rsu entro massimo 30 giorni per fornire dati e informazioni, in modo tale che si possa spiegare perché il premio non è stato raggiunto e determinare un’apertura della negoziazione al riguardo».
«In quell’occasione – dichiara il segretario generale Fiom Cgil Lombardia Mirco Rota – ci aspettiamo dall’azienda una maggiore disponibilità ad affrontare concretamente i problemi emersi».
«La sentenza dimostra ancora un volta che in Sisme non si è sperimentato nessun modello esemplare, come qualcuno ha detto nei mesi scorsi – dice Rota –. Anzi, mentre si millantava il cosiddetto accordo modello, si stava già lavorando alla delocalizzazione della produzione in Slovacchia e alla diminuzione dell’organico. Invece che lavorare per trovare una soluzione alla crisi l’azienda in questi mesi ha fatto un’azione di discredito verso il sindacato del tutto illegittima».
Il sindacato chiede che sulla vertenza intervenga Regione Lombardia: «Ricordo – conclude il segretario lombardo della Fiom – che due anni fa il Pirellone ha approvato un emendamento contro le delocalizzazione: dovrebbe applicarlo alla Sisme che con i 250 lavoratori coinvolti è un’impresa ad alto rischio». [md – ecoinformazioni]