Comune di Como contro i contributi ai partiti

Su proposta di Adesso Como Palazzo Cernezzi porterà l’indignazione dei cittadini comaschi a «rappresentanti regionali e nazionali» per testimoniare gli eccessivi costi della politica

 La memoria dei morti è stata al centro delle preliminari al Consiglio comunale di lunedì 5 novembre dopo la ricorrenza del Giorno dei morti e del IV novembre. Il leghista Diego Peverelli si è lamentato dello stato di incuria, soprattutto di quello di Breccia, per trovare una soluzione al degrado e il mantenimento del decoro del Monumento ai caduti ha preso la parola la capogruppo del Pdl Laura Bordoli. Luigi Nessi, Paco-Sel, ha invece proposto la creazine di un cimitero per musulmani in città: «Una scelta di civiltà, umanità e giustizia».

Perplessa sul nuovo accordo per l’accesso alle Canossiane, passante per va Carducci, e i posteggi riservati «in una zona che nei giorni di mercato ha delle difficoltà», si è dichiarata Ada Mantovani, Adesso Como, mentre Luca Ceruti, M5S, ha chiesto lo smantellamento di una struttura abusiva vicino al distributore di via Varesina e Mario Molteni, Per Como, ha stilato un elenco di vie dove non funziona l’illuminazione pubblica. Filippo Bianchi, Como civica, si è compimento con il sindaco «per avere fatto squadra» ed essere riuscito a far mantenere la città come capoluogo della futura provincia pedemontana che andrà da Varese a Lecco, «è vero che Confcommercio è soddisfatta perché non ci saranno modifiche in piazza Roma? Non cambia nulla quindi? Ha ragione il Comune o Confcommercio?» ha invece chiesto il capogruppo di Adesso Como Alessandro Rapinese.

Trasferimenti ai partiti

Insediata l’Assemblea la discussione è così ripresa sulla mozione proposta da Adesso Como per per esprimere l’indignazione dei comaschi contro gli esagerati benefit e contributi ai partiti ai livelli regionale e nazionale della polita comasca. Molti gli interventi, da Nessi che ha chiesto di «far riacquistare la fiducia nella politica» a Ceruti, che ha rivendicato il rifiuto dei finanziamenti del proprio movimento, passando per il capogruppo di Paco-Sel Vincenzo Sapere che ha ricordato come Palazzo Cernezzi nel suo piccolo abbia eliminato il finanziamento ai gruppi consiliari. Una querelle è sorta fra liste civiche di maggioranza e minoranza, anche le seconde hanno rivendicato la propria autonomia finanziaria, mentre ha vivacemente protestato Francesco Scopelliti, Pdl, «è una serata persa per la città, voterei questa proposta solo se si rinunciasse al gettone di presenza».

Bocciati due emendamenti proposti da Molteni, un’introduzione storica sui finanziamenti e il referendum in cui gli italiani li hanno aboliti, poi reintrodotti come rimborsi elettorali, e la totale eliminazione di ogni emolumento, dopo un emendamento di maggioranza, proposto da Andrea Luppi, Pd, la mozione è passata con i voti della maggioranza, Astenuta amo la mia città, di Adesso Como e del Movimento 5 stelle.

Paletto di via Briantea

Rapinese ha presentato quindi la proposta di eliminazione del contestato paletto di via Briantea, ora inserito nel contesto dell’isola pedonale, ritenuto pericoloso: «In moto a 50 all’ora lo vedi solo 5 metri prima». Un occasione per lamentarsi degli uffici, e in particolare, senza citarne il nome del dirigente alla mobilità Lorini, raccolta da Marco Butti, Pdl, che ha ringraziato per la disponibilità il sindaco e sottolineato la chiusura dell’ingegnere. Della nuova sistemazione si è lamentato Scopelliti: «è un’isola infelice e la gente attraversa fuori dalle strisce perché i jersey impediscono il passaggio». Di tutt’altro avviso il sindaco Mario Lucini che ha parlato dell’esigenza di cambiare mentalità: «si è parlato della pericolosità degli ostacoli che proteggono gli attraversamenti che causerebbero incidenti data la velocità dei veicoli, significa quindi che dovremmo progettare autodromi o piste di motociclismo?». «Se non si è in grado di schivare un paletto, non si è in grado neanche di evitare un pedone – ha proseguito – noi preferiamo un flusso veicolare più fluido e più rallentato, con la salvaguardia dei pedoni, per questo abbiamo pensato ad esempio anche ad un’altra isola pedonale in via Bellinzona». La proposta è stata così bocciata dalla maggioranza assieme alla Lega. [Michele Donegana – ecoinformazioni]

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