Messaggera di Pace ma non per tutti

cernezziEscono le minoranze e Per Como per protesta sulla quota di adesione, ma Como, nella seduta del Consiglio del 4 marzo, aderisce lo stesso all’organizzazione pacifista lariana. Bocciata la proposta Ceruti di pagare un abbonamento per posteggiare al Valduce durante le sedute..

Ripreso il Consiglio comunale di Como dopo la pausa elettorale lunedì 4 marzo della neve hanno parlato, nelle preliminari alla seduta, Laura Bordoli, Gruppo misto, «la gestione avrebbe potuto essere migliore», che ha ricordato il ghiaccio che bloccato una corsia della Napoleona e i marciapiedi di parte della città, e Mario Molteni, Per Como, che ha denunciato la difficoltà di mamme e bambini ad andare a scuola con il ghiaccio a Monte Olimpino e che, sempre nello stesso quartiere, «il giorno dopo la nevicata non è stato portato il pasto ai bambini». Intervenuto anche sul cimitero della frazione comasca Molteni ha chiesto quando finiranno i lavori di ampliamento, «siamo circa al 90 per cento, ma parrebbe non esserci una adeguata partita economica a Bilancio». «Mi sembra che il turismo sia molto lasciato andare» ha detto il capogruppo del Pdl Francesco Scopelliti segnalando «le condizioni pietose» della fontana a ridosso del lungolago vicino a piazza Cavour «è malandata, sporca, non funzionante con l’acqua stagnante». Ada Mantovani, Adesso Como, ha invece chiesto notizie del bando per la raccolta sui rifiuti, lumi sulla tassa di soggiorno e precisazioni sui lavori di bonifica dell’area ex Ticosa, mentre Marco Butti, Gruppo misto, ha segnalato guasti all’illuminazione pubblica in piazza Cavour, S. Teresa, via per S. Fermo e viale Varese e auspicato un nuovo incontro in Commissione cultura con l’assessore competente per una discussione sulla grande mostra di Villa Olmo: «Perché l’ultima volta che è venuto ha dovuto andare via prima per un impegno inderogabile». Marco Tettamanti, capogruppo di Como Civica, ha auspicato la stipula di una convenzione da parte del Comune con una ditta specializzata nel recupero e pulizia del manto stradale da olii, sversati in caso di incidenti, un problema segnalato in un’altra preliminare dal capogruppo di Adesso Como.

Affissioni abusive

Le elezioni hanno avuto uno strascico in aula con le lamentele di Luca Ceruti, M5S, per le affissioni abusive durante la campagna elettorale, una frecciata indirizzata soprattutto alla Lega, spesso irrispettosa degli spazi altrui. «Fa specie che lei abbia visto solo quelli della Lega – gli ha risposto l’esponente del carroccio Diego Peverelli – quando tutti lo hanno fatto!». Un’affermazione che ha scatenato nell’aula un coro di no e una serie di proteste, con la gran parte dei presenti che sostenevano la correttezza del proprio gruppo di appartenenza rimarcando la scorrettezza leghista.

Pacifismo

Insediata la seduta è ripreso il dibattito sull’adesione al Coordinamento comasco per la Pace e quello Nazionale per la Pace e per i Diritti umani. Luigi Nessi, dopo aver rimarcato come la proposta fosse stata già presentata da lui in passate Amministrazioni, che l’hanno bocciata, ha ricordato Giorgio La Pira auspicando che «Como diventi veramente una città messaggera di Pace». Marco Servettini, Amo la mia città, ha invece ricordato il lavoro educativo del Coordinamento comasco con la Scuola Diritti umani. Italo Nessi, Como civica, che il coordinamento raccoglie sia Comuni, 28, che associazioni, 48, del territorio comasco e del suo collegamento col territorio e con chi vi opera fattivamente ha parlato Tettamanti, «ne fanno parte incroci che dà centinaia di pasti alle persone emarginate a Como e chi si occupa di disabilità come Ovci».

D’accordo in via di principio, ma scettico sul costo annuale dell’adesione, Scopelliti, seguito da Bordoli, che ha chiesto da dove verrebbero prelevati i soldi e rimarcato che per lei «è più importante destinare qualsiasi risorsa alle famiglie in difficoltà».

Queste le premesse all’uscita dall’aula delle opposizioni e Per Como sul mancato accoglimento della proposta di subemendamento all’emendamento presentato da Giorgio Selis, Como Civica, che già chiedeva la riduzione del 50 per cento del contributo monetario da corrispondere per l’altra metà in servizi. I proponenti avrebbero voluto non toccare il Bilancio comunale e trovare i circa 7mila euro necessari scalandoli dalle indennità di consiglieri, Giunta e sindaco. Non accolta la loro proposta i banchi di minoranza, più uno di maggioranza, si sono svuotati e i loro occupanti si sono trasferiti nel corridoio antistante la Sala consiliare.

Al voto emendamento e delibera sono stati quindi approvati dalla sola maggioranza.

Posteggi

Rientrati tutti in aula il consiglio è passato ad affrontare la mozione di Ceruti per far pagare ai consiglieri un abbonamento per l’utilizzo dell’autosilo del Valduce, gratuito in forza di una convenzione dopo l’eliminazione dei posti auto riservati, durante le sedute, in via Perti. L’esponente del Movimento 5 stelle avrebbe voluto equiparare consiglieri e dipendenti comunali, «anche noi prendiamo uno stipendio», e pagare un abbonamento, 35 euro al mese, come i primi. Tutti contrari gli altri consiglieri, da Andrea Luppi, Pd, che ha ricordato la differenza fra lo stipendio, dei dipendenti, e l’indennità, percepita dai consiglieri, e dichiarato scherzosamente che se per avere un posto auto per espletare le proprie funzioni durante i Consigli i consiglieri devono essere ritenuti una casta: «Ebbene allora io sono un Kastoro, con la k!». «Anch’io» gli ha fatto eco Peverelli, che ha definito la proposta come meramente populistica. Più possibilista Bordoli che ha chiesto di valutare se effettivamente via Perti debba essere non più utilizzata, mentre Vincenzo Sapere, Paco-Sel, ha sottolineato come l’abbonamento per i dipendenti sia valido per 25 giorni al mese, mentre i consiglieri utilizzino la struttura solo 4-5 volte, la sera, al mese.

Il sindaco Mario Lucini ha quindi spiegato il futuro della zona: chiusura di via Perti rientrante nella Ztl della città murata, posteggio ai consiglieri al Valduce, premesso per i genitori delle scuole di via Perti di utilizzare all’ingresso mattutino in maniera riservata i posteggi di fronte al Comune analogamente a quanto accade per le Canossiane pochi metri più avanti.

La mozione è stata bocciata dalla maggioranza più la Lega, favrevole il solo Ceruti, astenuti Mantovani, Molteni e Anna Veronelli, Pdl. [Michele Donegana – ecoinformazioni]

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