Como: Le minoranze abbandonano l’aula per protesta
Nel Consiglio Comunale di Como di giovedì 21 marzo non viene approvato il primo dei loro emendamenti all’imposta di soggiorno, nonostante l’appoggio di Paco-Sel e Per Como, e lasciano la maggioranza da sola ad approvare i propri
Ripresa la discussione sull’introduzione dell’imposta di soggiorno, eclatante protesta delle minoranza che lasciano Palazzo Cernezzi, così come era avvenuto per l’adesione al Coordinamento comasco per la Pace dopo la bocciatura di un emendamento al Regolamento per l’imposta di soggiorno presentato da Marco Butti, Gruppo misto, per stralciare l’esenzione per i dipendenti pubblici durante lo svolgimento delle proprie funzioni e la discrezionalità per alcuni ospiti degli albergatori. 27 gli emendamenti presentati in totale, di cui 7 di maggioranza, 8 quelli ritirati, dopo un accordo fra i capigruppo, di cui 3 di maggioranza, 2 accorpati. La maggioranza, da sola, approva i propri rimasti, modifiche formali e esenzioni per accompagnatori di degenti di strutture sanitarie. «Avevamo convenuto un accordo con le minoranze su questo» dice il capogruppo del Pd Stefano Legani per un paio delle proposte alla sua maggioranza e ai banchi vuoti dell’opposizione. Il segretario generale, Antonella Petrocelli, dichiara votabili anche gli emendamenti per cui mancano i presentatori, ma per poterli discutere vanno raccolti da un altro consigliere. Mario Molteni, Per Como, ne fa propri due, presentati da Luca Ceruti, M5S, che ha abbandonato l’aula, uno per esentare dal pagamento gli operatori della protezione civile e un altro per situazioni di postricovero. «C’è da dire che ci si era accordati con il proponente [Ceruti] per comprendere anche il day hospital» ha ricordato Vincenzo Sapere, Paco-Sel, «sì e anche per estendere a un solo accompagnatore l’esenzione» ha aggiunto Legani. «Però bisogna formalizzare il subemendamento» ha precisato il presidente del Consiglio Franco Fragolino, mentre la compostezza dell’aula si rilassava sempre più, ma mancando i rappresentanti degli uffici, ormai andati a casa, per il parere contabile e data l’ora, quasi prossima alla mezzanotte, la seduta è stata sospesa. [Michele Donegana – ecoinformazioni]