A Como la Resistenza in Municipio

Blogo-11aprileMunicipioImportante iniziativa di approfondimento sulla Resistenza, in previsione del 25 aprile, ieri 11 aprile nel Municipio di Como, organizzata dalla Camera del Lavoro Cgil di Como e dal sindacato di categoria Funzione Pubblica Cgil, e dedicata ai diversi aspetti dell’opposizione al fascismo e della lotta di liberazione.

Valter Merazzi, nel suo intervento introduttivo, ha ricordato come la lotta antifascista abbia avuto molti e diversi aspetti, non esclusivamente riconducibili alla lotta armata: altrettanto fondamentali infatti sono state le forme di resistenza e di opposizione della popolazione civile che sopportò conseguenze anche drammatiche (fino alla deportazione, all’internamento e alla morte), così come quelle dei militari che rifiutarono di servire nell’esercito fascista e di sostenere gli occupanti nazisti.

Questi multiformi aspetti della lotta antifascista sono stati messi in evidenza affrontati dalla mostra, allestita nel cortile di palazzo Cernezzi, “Schiavi di Hitler. L’Altra Resistenza. Racconti, disegni, documenti dei deportati e internati italiani 1943-1945” a cura del Centro di ricerca “Schiavi di Hitler” e dalla proiezione del documentario “Como libera” (prodotto nel 1987 dallArchivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino e dall’Istituto Comasco per la Storia del Movimento di Liberazione) che presenta il filmato di Cornelio Beretta sulla liberazione di Como e le interviste a ventuno testimoni della Resistenza locale.

Alla presenza del sindaco Mario Lucini e del prefetto di Como Michele Tortora, si sono poi succeduti gli interventi di Ines Figini, di Renzo Pigni e di Marte Ferrari.

Nel suo intervento, il segretario della Camera del Lavoro di Como, Alessandro Tarpini, ha concentrato la sua attenzione su tre punti: l’importanza dell’esercizio della memoria per continuare a tenere desti gli ideali della Liberazione, senza alcuna confusione sui diversi schieramenti allora in campo (senza alcun cedimento, quindi, alla logica che vorrebbe un’equiparazione sostanziale tra partigiani e fascisti repubblicani); il rifiuto di considerare la memoria come un “costo” inutile o addirittura uno “spreco” (come a Empoli, dove alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle hanno proposto di risparmiare abolendo i viaggi della memoria ad Auschwitz), mentre invece la Camera del Lavoro di Como ha riconfermato il proprio impegno, nonostante i problemi della crisi, per l’organizzazione dei treni della memoria; e – infine – l’esigenza di una ulteriore valorizzazione del Monumento alla Resistenza Europea che a Como è importante testimone di quei valori. Valori che proprio nel momento attuale, profondamente segnato dalla crisi economica e sociale (una vera e propria “catastrofe del lavoro”), si evidenziano come elementi fondanti e sostanziali per guardare avanti.

Un breve concerto della Banda Baradello ha concluso il pomeriggio.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

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