Alessandro Tarpini

Cgil/ Da Tarpini a Licata

elezionelicataL’assemblea generale della Cgil di Como ha eletto Giacomo Licata  nuovo segretario provinciale della Cgil di Como. Prende il posto di Alessandro Tarpini, segretario dal 2009, ora responsabile nazionale dei frontalieri e della regione Alpina. Leggi nel seguito il comunicato della Cgil. (altro…)

Il Primo maggio di Como

lavoro1maggiosemaforoPoche centinaia di persone, pioggia e comizi appassionati, tutti unanimemente applauditi, al Primo maggio di Como. La manifestazione partita da via Milano alle 9,30 si è conclusa alle 11,30 in piazza Volta con gli interventi di sindacalisti e delegati di Cgil-Cisl-Uil che hanno tratteggiato difficoltà e impegni nella lotta di pensionati/e, giovani precari, lavoratori/ trici della scuola. Infine Alessandro Tarpini ha svolto – per tutti i sindacati confedereali lariani – il suo ultimo intervento del Primo maggio da segretario generale della Camera della Cgil di Como. 

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Guarda le foto di Fabio Cani del Primo maggio a Como.

Guarda le foto di Gianpaolo Rosso del Primo maggio a Como.

15 aprile/ Ernesto Maltecca all’Istituto di Storia Contemporanea

ernesto-maltecca-libroVenerdì 15 aprile 2015, nell’ambito del ciclo dedicato alla Resistenza nella zona comasca, organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, si presenta il libro La vita vissuta [2015, 120 p., ed. NodoLibri, 12 euro], autobiografia di Ernesto Maltecca (classe 1923), scritto con la collaborazione della figlia Franca.

Ernesto Maltecca nel 1944 deve nascondersi per non essere arruolato nell’esercito della Repubblica Sociale fascista. “Gh’era nient de fa” e allora si mette a scrivere la storia dei suoi primi venti anni di vita, spontaneamente, senza progetto. Non aveva mai scritto prima di allora. Non aveva mai letto un diario ma gli piacevano le opere, le ascoltava alla radio, le canticchiava, forse questo gli è servito. Scrive in terza persona, nell’italiano che gli consente la sua istruzione di allora. Passano più di sessanta anni di vita, di lavoro, di militanza senza scrivere altro. Poi decide di completare il racconto della sua vita, aiutato dalla figlia Franca.
Partecipano all’incontro, oltre all’autore, Alessandro Tarpini, segretario generale Camera territoriale del lavoro di Como, e Beppe Calzati, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como. Il libro è stato edito infatti per iniziativa dell’Istituto di Storia Contemporanea, con il sostegno della Camera territoriale del Lavoro di Como e del Sindacato Pensionati Italiani di Como, con il patrocinio del Comune di Olgiate Comasco.

Maltecca-07LRAppuntamento

alla Biblioteca dell’Istituto

di Storia Contemporanea

in via Brambilla alle ore 17.00.

Cgil Como/ 2015: mai così tanti.

Tarpini-CongressoLa camera del lavoro di Como ha chiuso il tesseramento con 53 mila 173 iscritti. Mai così tanti. Nei 115 anni di storia della Cgil comasca, non si era mai raggiunto un numero di iscritti così alto. C’è, quindi, soddisfazione per il dato di chiusura del tesseramento 2015: «Il risultato – spiega Alessandro Tarpini, segretario generale della Cgil di Como – è importante e ci inorgogliosisce parecchio. Sta a significare che, in un periodo di grande crisi e difficoltà, abbiamo provato a interpretare i bisogni veri che la popolazione comasca ci sottopone tutti i giorni. Svolgiamo il nostro compito con grande umiltà e spirito di servizio, e questo si avverte». Rispetto al 2014, c’è un incremento di circa quattrocento iscritti e si registra una sostanziale tenuta nei comparti industriali e tra i pensionati e un incremento significativo nei settori del terziario e dei servizi, con trecentocinquanta iscritti in più tra i lavoratori attivi. «Un segnale – conclude Tarpini – a chi continua a dipingere il sindacato come una sorta di ferrovecchio. Siamo un punto di riferimento per un gran numero di persone che chiede di essere aiutata, protetta e difesa. Un ringraziamento a nome della Cgil di Como, a tutti i nostri funzionari, agli operatori delle strutture di servizio, ai delegati nei luoghi di lavoro, agli attivisti e volontari dello Spi per lo straordinario lavoro svolto.»

Festa a Olgiate per Ernesto Maltecca e il racconto della sua vita

 

La vita vissuta è il titolo di un volumetto recentemente pubblicato dall’Istituto di Storia Contemporanea di Como, la vita vissuta è quella di Ernesto Maltecca, ultranovantenne ancora in gamba che ha attraversato il Novecento e le sue durezze senza mai abbandonare i suoi ideali.

 

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La vita vissuta è stata presentata sabato pomeriggio 12 dicembre 2015 nel Centro Congressi Medioevo di Olgiate Comasco, patria di elezione di Ernesto Maltecca, che vi giunse ad appena sette anni di età, emigrante “interno” da un paese della Bergamasca, alla ricerca, con la sua famiglia, di una vita meno misera.

Olgiate è stata lo scenario di questa vita intensa e si è stretta, sabato, con molto affetto intorno ad Ernesto e al racconto della sua vita: la sala era gremita da molte persone, anziane e giovani, desiderose di condividere, ancora una volta, un pezzo di storia.

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È toccato a Maria Rita Livio, prima cittadina di Olgiate, ricordare il ruolo centrale di Ernesto Maltecca nella vita democratica del paese; Franca Maltecca, figlia di Ernesto, ripercorrendo il lavoro che ha portato alla realizzazione del libro, ha ricordato della prima scoperta di quel quadernetto su cui Ernesto, subito dopo la guerra, aveva annotato le sue vicende e i suoi ricordi e che non avrebbe voluto farle leggere per i “passi scabrosi”. Al centro della pubblicazione c’è infatti la narrazione autobiografica manoscritta (efficacemente portata avanti in terza persona) della propria “vita vissuta”, completata poi dagli eventi del dopoguerra, grazie al paziente lavoro di dialogo della figlia.

Giuseppe Calzati, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Como “Pier Amato Perretta”, e Alessandro Tarpini, segretario della Camera del Lavoro di Como, hanno ripercorso le diverse vicende raccontate da Ernesto, dall’originario cammino di trasferimento verso Olgiate, al periodo di lavoro in Germania durante gli anni del fascismo, fino alla breve esperienza resistenziale e poi all’adesione al Partito Comunista e al successivo impegno politico e sindacale, condotto nelle aree ancora prevalentemente agricole intorno a Olgiate. Di Ernesto Maltecca sono state sottolineate le doti di impegno e di disponibilità, di rispetto degli avversari e di indipendenza di giudizio, che l’hanno messo al centro per molti decenni della vita politica olgiatese (lo stesso Alessandro Tarpini ha ricordato come anche lui si ritenga un “figlio” politico di Maltecca, forgiato in interminabili riunioni nella fredda e fumosissima sezione del Pci olgiatese).

Una testimonianza quindi che propone con sincerità e freschezza un pezzo fondamentale della recente storia italiana, al di fuori di qualsiasi retorica di maniera.

Al termine dei discorsi, le numerose richieste di dediche personali sui volumi – tutte meticolosamente pensate a misura dei presenti – hanno reso evidente quanto sia stretto il rapporto che lega Ernesto alla gente intorno. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

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Ernesto Maltecca, con la collaborazione della figlia Franca, La vita vissuta, NodoLibri, Como 2015, 120 pagine, 12 euro, edito dall’Istituto di Storia Contemporanea di Como, con il sostegno della Camera del Lavoro di Como e il Sindacato SPI Cgil di Como e con il patrocinio del Comune di Olgiate Comasco.

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12 dicembre/ La vita di Ernesto Maltecca in un libro

ernesto-maltecca-libroSabato 12 dicembre alle 17.30 al Cento Medioevo di Olgiate Comasco, sarà presentato il libro La vita vissuta [2015, 120 p., ed. NodoLibri, 12 euro], l’autobiografia del patriota Ernesto Maltecca (classe 1923), scritto con la collaborazione della figlia Franca.

Ernesto Maltecca nel 1944 deve nascondersi per non essere arruolato nell’esercito della Repubblica Sociale fascista. “Gh’era nient de fa” e allora si mette a scrivere la storia dei suoi primi venti anni di vita, spontaneamente, senza progetto. Non aveva mai scritto prima di allora. Non aveva mai letto un diario ma gli piacevano le opere, le ascoltava alla radio, le canticchiava, forse questo gli è servito. Scrive in terza persona, nell’italiano che gli consente la sua istruzione di allora. Passano più di sessanta anni di vita, di lavoro, di militanza senza scrivere altro. Poi decide di completare il racconto della sua vita, aiutato dalla figlia Franca.

Parteciperanno all’incontro, oltre all’autore, Maria Rita Livio, sindaca di Olgiate Comasco e presidente della Provincia di Como, Alessandro Tarpini, segretario generale Camera territoriale del lavoro di Como, e Beppe Calzati, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” di Como. Il libro è stato edito infatti per iniziativa dell’Istituto di Storia Contemporanea, con il sostegno della Camera territoriale del Lavoro di Como e del Sindacato Pensionati Italiani di Como, con il patrocinio del Comune di Olgiate Comasco.

Como con Parigi: contro il terrorismo per la Pace

2 WFRANCEAncora una volta, a dimostrazione di quanto sia
preziosa nella società la rappresentanza dei lavoratori, a chiamare a raccolta cittadini e cittadine sono stati prima di tutti i sindacati. Ma immediatamente la città ha risposto con tutte le sue rappresentanze culturali, sociali, politiche e naturalmente con l’istituzione comunale. Più di trenta i soggetti che hanno reso possibile la manifestazione, molto differenziati politicamente, dalle destre (Lega esclusa) al centrosinistra, mentre il M5s non ha aderito formalmente all’iniziativa.
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Cerimonia silenziosa per gli scioperi del 1944

Una cerimonia senza parole, solo con l’omaggio commosso alle lapidi che ricordano le persone, uomini e donne, che dopo aver scioperato il 6 marzo 1944 contro la guerra, il regime fascista e l’occupazione nazista, furono deportati in campi di concentramento in Germania e da lì non tornarono.

Una corona di fiori è stata deposta davanti alla lastra marmorea che dal 1954 ricorda, al cimitero monumentale di Como, il sacrificio delle maestranze della Tintoria Comense, mentre la tromba intonava il silenzio d’ordinanza, e poi una sosta, altrettanto commossa, di fronte al monumento che ricorda i partigiani e gli antifascisti caduti nella lotta di Liberazione e, tra gli altri, anche gli operai della Castagna.

Il momento, semplice e appunto senza parole, è stato vissuto intensamente, alla presenza di Ines Figini, unica testimone del gruppo di deportate e deportati ancora in grado di raccontare con la vivezza che le è propria quella tragica esperienza, e di molti rappresentanti delle istituzioni (tra cui Bruno Corda, prefetto, Mario Lucini, sindaco di Como, Silvia Magni, vicesindaca, altri assessori e consiglieri comunali, qualche esponente della Provincia), delle associazioni politiche e culturali antifasciste (tra cui Alessandro Tarpini, segretario della Camera del Lavoro di Como,  responsabili di Anpi, Istituto di Storia Contemporanea, Centro Schiavi di Hitler) e delle associazioni d’arma. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

Alcune immagini della celebrazione.

 

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Legge sugli appalti: al via anche a Como la raccolta firme

1035196-bandiere_20cgilGaranzia dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti privati e pubblici; contrasto alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese; tutela dell’occupazione nei cambi di appalto. Sono in estrema sintesi i punti che qualificano la proposta di legge di iniziativa popolare sul tema appalti, promossa dalla Cgil

La Camera del Lavoro di Como ha presentato le iniziative sul territorio e nei luoghi di lavoro. Si terranno dei banchetti il 12 marzo al Valduce, il 16 al S. Anna, il 19 all’Artsana a Grandate e Casinò di Campione, il 20 alla Cosmint di Olgiate Comasco. In quelle occasioni, oltre che nelle sedi, si potrà firmare.
I settori in cui si annida il malaffare sono soprattutto tre: trasporti, servizi e edilizia.
«Le gare d’appalto – spiega il segretario provinciale Alessandro Tarpini – spesso non rispettano la legge. Aggiungiamoci anche le cooperative pirata, spesso capitanate da personaggi con guai giudiziari alle spalle e, in molti casi, dopo aver vinto la gara non pagano i contributi e scaricano il fallimento sulla collettività attraverso il fondo di garanzia dell’ Inps. In particolare, quando parliamo di servizi alla persona, appaltati soprattutto dalle pubbliche amministrazioni, ci riferiamo a situazioni in cui si va oltre la dignità delle persone – commenta il segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tarpini – bisogna intervenire sui meccanismi che hanno creato la situazione in cui ci troviamo».
«Nel lavoro appaltato sono coinvolti tra i 10 e i 13 mila lavoratori – aggiunge il componente della segreteria della Camera del Lavoro Giacomo Licata – numeri importanti, che necessitano di regolarizzazione. È necessario introdurre tutele uniformi su tutte le tipologie di appalto nei diversi luoghi di lavoro, oltre ad avere norme di lavoro».
«Per capire le condizioni economiche è sufficiente pensare al caso S. Anna – commenta Ivan Garganigo, segretario provinciale FilcamsCgil – lavoratori percepiscono tra i seicento e gli ottocento euro. Si chiede all’Italia di riconoscere ciò che sta facendo l’Unione in tema di appalti».

«Dove è presente il sindacato – rincara la dose Marco Fontana, segretario provinciale Filt – i cambi di appalto sono controllati. È il caso dei Corrieri come ad esempio Bartolini. Gli assunti dovrebbero essere al terzo livello di stipendio ma sono invece al sesto».

 

La solidarietà della Cgil ai lavoratori della Exten Sa.

xl_87sbScrive il sindacato di via Italia Libera: «Vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori della Exten SA di Mendrisio e a UNIA Ticino e Moesa, in lotta contro la prepotenza e i ricatti nei confronti dei lavoratori»

Giovedì 19 febbraio i lavoratori hanno incrociato le braccia stamattina per contestare i tagli salariali decisi dalla direzione. La Cgil di Como è vicina ai lavoratori in lotta: «Da quando la Banca Centrale Svizzeraha deciso di non intervenire più sul rapporto di cambio franco/euro, assistiamo ormai quotidianamente ad atti di prevaricazione nei confronti dei salariati che lavorano nel Canton Ticino, con particolare accanimento nei confronti dei frontalieri. Riteniamo tutto ciò inaccettabile. E’ inaccettabile scaricare su chi non ha alcuna colpa gli effetti di scelte decise da istituzioni finanziarie che hanno per anni guadagnato sui cambi e sulle speculazioni finanziarie. Inoltre, da settimane registriamo il fenomeno di tagli indiscriminati ai salari, in particolare dei frontalieri, senza alcun criterio né negoziato. Ciò avviene quasi sempre senza alcun coinvolgimento dei sindacati ma attraverso la richiesta di firme individuali sotto il ricatto del licenziamento. Tutto ciò rischia di fare da volano al fenomeno del dumping salariale, che a parole si afferma di voler combattere e di far precipitare una situazione già compromessa da campagne politiche strumentali contro i lavoratori frontalieri. La Camera del Lavoro di Como è a fianco delle lotte in corso in queste settimane e chiede alle istituzioni e alle forze politiche italiane e svizzere di intervenire per porre fine a fenomeni che rischiano di far arretrare di cinquant’ anni le condizioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori italiani e svizzeri». [aq, ecoinformazioni]