La vita in Italia è ok?

lifeinitaliokOusmane, Gloria, Jennifer, Michele. Storie che raccontano una marginalità nascosta nel tessuto della nostra società e che ha bisogno di essere ascoltata e curata. Così fa Emergency con gli ambulatori in Italia. Così fa l’ambulatorio senza dimora Casa Santa Luisa in via Rezia a Como. Se n’è parlato lunedì 22 aprile al Csv di Como, in un incontro organizzato da Emergency Como

«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti».  L’articolo 32 della costituzione è scritto in nero sulla staccionata bianca del poliambulatorio emergency di Palermo che accoglie dal 2006 i migranti e le persone residenti in stato di bisogno. «Il progetto è stato realizzato con la collaborazione della direzione generale dell’Asp di Palermo, che ha ristrutturato e messo a disposizione i locali per la conduzione delle attività. Tutte le prestazioni sono erogate gratuitamente», raccontano i volontari in Life in Italy is ok, proiettato presso la sede del Csv dalla sezione comasca dell’associazione. Ousmane, Gloria, Jennifer, Michele: il documentario racconta la storia di persone che grazie ad Emergency hanno trovato assistenza sanitaria e informazioni sui propri diritti. Nel 2010 è stata aperta una seconda struttura a Marghera e dal 2011 due polibus girano per le zone rurali del sud Italia a portare assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno. Ascoltare i problemi e capire le necessità  che spesso riguardano la salute, i documenti e la comprensione dell’Italiano. Gli operatori nel video parlano delle proprie esperienze: «diamo assistenza sanitaria, aiutiamo nella comprensione delle pratiche  e parliamo con le persone, ci facciamo raccontare le loro storie. Chi emigra è sano e capace di lavorare. Si ammalano in Italia, a causa della scarsa condizione igienica e dello stress».

Pace, scriveva Bertolt Brecht, è anche non avere fame, non avere freddo, non avere paura. Emergency attraverso le strutture sanitarie – sono in cantiere due nuovi ambulatori, a Ponticelli e Reggio Calabria – porta avanti la sua policy anti militarista e pacifista sul territorio della penisola, perché in Italia l’ accesso alle cure non è garantito a tutti.
La diffusione della cultura dell’esclusione, la difesa di privilegi di pochi a danno dei diritti di tutti trasforma un ambulatorio in un simbolo di uguaglianza e giustizia verso gli ultimi, i nuovi poveri e i migranti. A Como dal 1991 opera l’ambulatorio senza dimora Casa santa Luisa in via Rezia. «Era stato pensato per i bisognosi della parrocchia – spiega Maria Novella del Sordo, intervenuta a fine documentario– successivamente hanno cominciato a venire gli immigrati e sono diventati i maggiori utenti» 18 mila persone in venti anni, un aumento di 15 volte rispetto agli anni novanta. «E ultimamente, stanno tornando a farci visita gli italiani». La struttura è composta da 18 medici, 3 di base e 15 specialisti fra cui una chirurga. Un operatore svolge attività di counseling e prende appuntamento per le visite mediche. «L’ ambulatorio è luogo di incontro tra differenti culture da cui nascono legami di fiducia – continua la dottoressa – i problemi più frequenti che assillano gli utenti sono la distanza dalla famiglia, il lavoro, la mancanza di documenti, la salute. Il 53% vuole tornare a casa, fra i nostri obiettivi c’è il ricongiungimento con i propri cari, assieme alla regolarizzazione e l’integrazione nella società».
L’ambulatorio collabora con Caritas e Opera don Guanella. Nel 2008 è stato insignito del riconoscimento della stecca e negli ultimi tempi ha ottenuto il “ricettario rosso” destinato alla prescrizione per l’erogazione di prestazioni sanitarie. «Il migrante quando arriva è sano, si ammala in Italia – conclude Del Sordo – due problemi più di tutti gridano e chiedono aiuto: Il lavoro nero e l’aborto, che  spesso viene fatto in condizioni scarsamente igieniche e in clandestinità e colpisce 5 volte di più i migranti delle donne italiane. Su questi, bisognerà lavorare duramente» [Andrea Quadroni, ecoinformazioni]

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: