Il commercio sciopera il primo maggio

spesa-carrello-2La mobilitazione riguarderà tutti i lavoratori impiegati negli esercizi commerciali che resteranno aperti. Lo scioperò è proclamato da Filcams Cgil che ha organizzato un presidio presso il centro commerciale Bennet – la porta d’Europa. «Il decreto liberalizzazioni non ha prodotto risultati. Il primo maggio resti la festa dei lavoratori». Leggi il volantino

L’art. 31 del decreto “Salva Italia” ha dato la possibilità agli esercizi commerciali di aprire tutti i giorni della settimana senza limite di orario. In conseguenza di ciò, da gennaio 2012 le aziende della grande distribuzione sono aperte tutte le domeniche e i festivi. «Anche a Como, a distanza di mesi, non registriamo alcun aumento dei livelli occupazionali del settore mentre si segnala una progressiva chiusura delle attività commerciali a carattere individuale o con pochi dipendenti – scrive Ivan Garganigo, segretario Filcams Cgil – è un segnale preoccupante che va nella direzione opposta a quella configurata dai cantori delle liberalizzazioni. Alla fine l’unico risultato raggiunto dal provvedimento sarà quello di favorire la grande distribuzione a discapito di tutti gli altri soggetti operanti nel settore».

La questione della deregolamentazione e delle aperture ed il conseguente effetto negativo provocato su molte imprese (quasi tutte medio-piccole) rischia di essere l’unico risultato prodotto dalla normativa: «in diverse occasioni abbiamo manifestato la nostra contrarietà alla liberalizzazione totale e senza regole degli orari commerciali. Ripetutamente abbiamo chiesto alle aziende della grande distribuzione di rispettare il valore sociale ed il significato delle imminenti festività tenendo chiusi i negozi. Nonostante ciò,molti esercizi commerciali hanno previsto di aprire».

 I lavoratori che operano nel settore del commercio sono le vere vittime della norma, in quanto costretti a lavorare spesso anche la domenica per un risicato aumento salariare. « Se mancano effetti positivi prodotti dalla norma – ha spiegato il segretario Filcams – si hanno invece effetti devastanti nelle vite dei lavoratori, in maggioranza donne». Sulla base di queste argomentazioni e ribadendo il concetto che contrattualmente non esiste l’obbligatorietà lavorativa durante le festività civili e religiose, la Filcams Cgil invita tutte le lavoratrici e i lavoratori ad astenersi dal prestare la propria attività nella giornate del 1° maggio. Inoltre, per garantire a tutti i lavoratori pari dignità e diritti e dare la possibilità di celebrare in maniera adeguata questa importante ricorrenza e in considerazione del fatto che alcune imprese,soprattutto della grande distribuzione, hanno previsto in maniera del tutto illegittima, in molte lettere di assunzione, l’obbligo del lavoro festivo e domenicale, si dichiara lo sciopero per l’intero turno nelle giornata di mercoledì 1 maggio. «Ai clienti chiediamo di astenersi dagli acquisti e di partecipare, assieme ai lavoratori del commercio, al presidio che si terrà mercoledì dalle ore 10 alle ore 12 presso il centro commerciale Bennet – la porta d’Europa a Montano Lucino. É importante – conclude Garganigo – mai come oggi, riaffermare quei valori di libertà, democrazia e giustizia sociale che il primo maggio ha sempre rappresentato» [aq, ecoinformazioni]

 

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