Urbanistica, mobilità e Ztl
Luca Michelini interviene nel dibattito sull’ampliamento della zona a traffico limitato con una serie di domande che rivolge al governo della città.
È legale far pagare i parcheggi blu?
1. L’amministrazione comunale di Como ha previsto la creazione di due nuove aree Ztl, cioè di Zone a Traffico Limitato (http://www.comune.como.it/comune/news/progetto-estensione-ztl-sosta-convalle.html). Questo progetto deve essere valutato sotto due, differenti aspetti: quello urbanistico, volto a ridisegnale la città, e quello legale ed economico, volto a fare dei parcheggi una fonte di entrate per l’amministrazione. Le osservazioni che seguono sono frutto della riflessione di un non addetto ai lavori; in altre parole, di una persona che ha un tempo scarso e limitato per acculturarsi sulla materia, che pure lo riguarda strettamente da vicino. A tal fine, come altri cittadini, questa persona ha votato ed eletto dei propri rappresentanti anche al fine di avere le necessarie informazioni per valutare le scelte da compiere.
2. Nel progetto del Comune di Como si intende estendere l’area di sosta a pagamento nelle immediate vicinanze della Ztl, cioè di quella che chiamiamo “città murata”: Piazza Roma e Piazza Volta. Anzitutto è doveroso chiedersi se il pagamento dei parcheggi sia legittimo ed entro quali termini. A quanto pare, in base al codice della strada vigente, è legittimo: a) solo se esistono apposite aree extra-carreggiata riservate al parcheggio (poniamo, come quella prevista in Piazza Roma); b) solo se esiste una alternativa reale non a pagamento: cioè se il numero delle strisce bianche è pari a quello delle strisce blu, non in astratto, ma in vicinanze immediate.
3. Anzitutto vorrei sapere dall’amministrazione comunale cosa pensa in merito a questi precisi limiti imposti al pagamento del parcheggio. Vorrei cioè sapere se condivide l’interpretazione che ne ho dato e che si desume dalla lettura del codice della strada. In secondo luogo, vorrei sapere, stante la correttezza della mia lettura, come il Comune intende ottemperare alla legge. La lettura del progetto non lascia intendere che vi sia la preoccupazione di definire zone Ztl oltre quella di P.zza Roma, né una adeguata proporzione strisce blu/strisce bianche. Si prevede un aumento delle strisce Blu nelle zone limitrofe alla “città murata” di 480 posti: mi pare che significhi ridurre a parcheggio le zone limitrofe. Questo incremento andrebbe, inoltre, a totale beneficio dei residenti (circa 350 domande di posteggi inevase): un blu-residenziale. Con presumibili (anche se incerte, stante la crisi edilizia e generale in corso), sul valore degli immobili.
4. Stando così le cose, sembrerebbe doversi arguire che esiste una stretta continuità tra la politica urbanistica (in materia di parcheggi) delle giunte del Pdl e quella attuale del PD. Recentemente l’assessore Spallino si è compiaciuto di riportare nella legalità un parcheggio da tempo finito in mani private. E’ però importante capire quale idea del diritto abbia questa amministrazione: se si basa sulla forza del diritto o sul diritto della forza. Il punto è di fondamentale importanza.
Parcheggi e urbanistica
1. Veniamo, ora, al merito più propriamente urbanistico. Ztl: si prevede un forte incremento delle zone gialle in Piazza Roma & limitrofi. Ora, dubito fortemente che questo possa costituire una reale riqualificazione della zona, anzitutto di Piazza Roma. Rimarrebbe un parcheggio. Si limiterà il traffico di transito? Può darsi. Ma come obiettivo mi pare molto modesto. Pedonalizzare, soprattutto una piazza, significa ripensare dalle fondamenta un pezzo, per altro importante, della città. Tra l’altro, creare una zona Ztl in quel luogo potrebbe avere (ma uso il condizionale, perché le variabili sono molte, ripeto) ricadute positive sul valore degli immobili potenzialmente interessati all’operazione.
2. In questo senso, invece, si spinge il progetto per piazza Grimoldi, dove il parcheggio “blu” scomparirebbe. E tuttavia la previsione di una piazza con un albero centrale (così almeno si desume dai disegni) mi pare poco e non si capisce bene se rimarrebbe il transito per le macchine Ztl. Certo: meglio poco, che un mostro. In ogni caso, mi pare contraddittorio con l’obiettivo perseguito
(ridurre traffico e rumore) prevedere un parcheggio moto a fianco del duomo. Si può trovare uno spazio adeguato per questo parcheggio altrove. Esempio: la zona della stazione centrale è sottoutilizzata. Infine: qual è l’obiettivo che l’amministrazione vuole raggiiungere con la creazione di una nuova piazza Grimoldi? Meno rumore e meno traffico, forse: e poi?
La mobilità in entrata e in uscita dalla città
1. La mobilità in entrata e in uscita da una città è strettamente dipendente dalla specializzazione produttiva della stessa città e del territorio che la circonda. Domanda e offerta di P a seconda delle ore (da tabelle allegate) dimostrerebbero che la domanda è prevalentemente di non residenti, presumibilmente per lavoro. Ma costoro non si fermano in val Mulini: quindi incentivare la sosta qui. Sosta Gratis? Una cartellonistica publicitaria chiara e incentivante? La frequenza in uscita da Como dei bus è imbarazzante, da quanto risulta dalle tabelle allegate. E’ chiaro che si preferisce venire in macchina (anche se nella scelta giocano diversi fattori). Se è vero che la sosta è per i lavoratori, e poiché i lavoratori a Como sono concentrati in pochi uffici (per la gran massa), allora varrebbe la pena chiedere a questi uffici una mappatura delle residenze, per capire bisogni e criticità. P val Mulini-Centro: esiste un bus notturno? Cioè dopo le 20.00 e fino alla 1.00? La frequenza notturna assente potrebbe essere dovuta proprio all’assenza di una navetta notturna (che non risulta dalle tabelle orarie dei bus).
2. Il piano-bici sembrerebbe ambizioso. Ma allora diventano fondamentali le piste ciclabili: in entrata-uscita dal Ztl (via Milano anzitutto: da rendere in futuro prossimo Ztl). Ma questo, probabilmente, entra in contraddizione con la volontà di estendere i P blu.
Conclusioni
Avrò letto correttamente i documenti messi a disposizione dell’amministrazione? Avrò dato la giusta interpretazione alle leggi vigenti? Avrà colto nel segno la mia analisi e, quindi, le mie perplessità hanno un fondamento fattuale? Per saperlo, aspetto dal governo della città, nelle sue diverse componenti, delle risposte chiare. A quel punto, ma solo a quel punto, si può passare alla seconda fase della discussione, quella concernente il disegno della città. Un disegno che, per quanto mi riguarda, vorrebbe vedere implementato il servizio dei mezzi pubblici, secondo politiche anche innovative p.es. favorevoli alla fruizione della scuola dell’obbligo, e la drastica limitazione del traffico privato. Avendo ben chiara la prospettiva di sviluppo complessivo che si vuole imprimere alla città. [Luca Michelini]