Menphis, la Cgil non firma l’accordo sui tagli

467871_7067835_10042126_1_20284187_medium«Non esistono motivi validi per affermare che ci sia un collegamento fra la dichiarazione di crisi da parte dell’azienda e l’eccedenza di organico». La proposta della Menphis di Casnate di ridurre il proprio organico di 22 lavoratori non avrà l’approvazione della Filctem Cgil. «La via maestra del sindacato  – spiega Sandro estelli – è sempre stata quella di cercare alternative ai licenziamenti utilizzando gli ammortizzatori, specie in questo periodo di crisi, in cui trovare un’altra occupazione è più difficile. In questo caso, inspiegabilmente, non si è deciso di percorrere questa strada»

Sandro Estelli, segreteria Filctem, ribadisce quanto detto negli incontri svolti in precedenza con la ditta e le altre sigle sindacali: «Non è possibile giustificare l’esubero di personale paragonando il fatturato 2007 con quello 2013 visto che dal 2009 si è mantenuto sempre costante – spiega Estelli – Il 25 febbraio di quest’anno l’ad Basurino aveva descritto una situazione di relativa tranquillità, spiegando che a una contrazione nel settore carta – legno si era accompagnato un aumento nel comparto Unitrans. Durante il periodo 2007-2011 l’azienda ha registrato diversi utili di bilancio e, nel corso della trattativa, è stato detto che il 2012 si chiuderà con un’utile che non ha voluto quantificare».
L’esponente sindacale lariano ricorda come la riduzione del personale sia, nei fatti, già in atto: «dal 2008 al 2012 è sensibilmente diminuito. L’incorporazione della società Metaldect nel 2011 e della Phoenix nel 2013, con relativo trasferimento degli occupati, compensa nei numeri non nella sostanza la riduzione».
La forte contrazione dei volumi di alcune lavorazioni nel 2013 denunciata dalla Menphis non ha visto l’utilizzo della cassa integrazione da parte dell’azienda, che pure è stata sottoscritta dalle organizzazioni sindacali: « Durante la trattativa, alla richiesta di chiarimenti sull’ effettivo utilizzo di ammortizzatori sociali, ci hanno risposto che sono stati utilizzati poco e non hanno fornito numeri certi».
«A questo fondamentale aspetto aggiungiamo che i problemi strutturali denunciati dall’ azienda – conclude Estelli – ci risultano indecifrabili: i dati non giustificano gli esuberi annunciati. Inoltre nella scheda di apertura della mobilità c’è un’indicazione così specifica dei profili professionali che fa credere a un’individuazione a priori dei lavoratori da licenziare». [aq, ecoinformazioni]

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