Accordo italo-svizzero per le infrastrutture ferroviarie

alptransit_gotthardachseIn vista dell’apertura dell’AlpTransit Confederazione e Italia investiranno rispettivamente 120 e 40 milioni di euro, questi ultimi per la Milano-Chiasso.

In un incontro tenutosi martedì 28 gennaio a Berna fra il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti italiano Maurizio Lupi e la consigliera federale ai Trasporti Doris Leuthard è stato firmato un accordo: «Sul finanziamento delle opere di ampliamento previste per i due valichi ferroviari di Chiasso e di Luino di collegamento da Basilea al Nord Italia».

«Il Consiglio federale vuole permettere entro il 2020 la realizzazione di un corridoio ferroviario da quattro metri che parta da Basilea e raggiunga il Nord Italia passando per le gallerie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri – si legge in una nota dell’Amministrazione federale –. La trasformazione dell’asse Basilea-San Gottardo-Nord Italia in corridoio ferroviario da quattro metri, decisa dal Consiglio federale e dal Parlamento, è un elemento centrale della politica svizzera di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia».

«Affinché il corridoio da quattro metri possa esplicare tutti i suoi effetti, deve essere possibile trasportare le merci fino ai grandi terminal nell’area di Milano – prosegue e sottolinea il comunicato –. Ciò richiede anche determinate opere di ampliamento in Italia. Un’infrastruttura ferroviaria efficiente rientra nell’interesse della Svizzera. Il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso di finanziare con un prestito o con contributi a fondo perso i lavori di ampliamento sulle tratte di accesso alla Nfta in Italia».

«Nell’accordo con l’Italia, la Svizzera si impegna a versare un contributo a fondo perso di 120 milioni di euro (ca. 150 milioni di franchi) per l’ampliamento della sagoma di spazio libero sulla linea di Luino – precisa lo scritto –. La linea di Luino riveste una grande importanza per la politica elvetica di trasferimento del traffico. Essa collega infatti i terminal di Busto Arsizio, gestiti dall’azienda svizzera Hupac».

Fattivamente nel prossimo futuro Rfi e Ufficio federale dei trasporti stipuleranno una convenzione: «Nella quale saranno definiti l’entità dei lavori, lo scadenzario e le condizioni di pagamento».

«In base all’accordo l’Italia investirà 40 milioni di euro sulla tratta Milano-Chiasso che fa parte del corridoio strategico Rotterdam-Genova inserito nelle Ten-T dell’Unione europea – dichiara un comunicato del ministero italiano dei Trasporti, che definisce Luino un – percorso alternativo per il trasporto delle merci che fa parte delle reti comprehensive».

«Quello raggiunto oggi è un successo di tutti e due i paesi in vista di un obiettivo comune e di un intesse reciproco – ha dichiarato Lupi –. Non ha senso parlare di “regali”, è interesse nostro come è interesse svizzero realizzare certe infrastrutture, per questo abbiamo lavorato proficuamente insieme. In un caso analogo, la Torino-Lione, succede l’inverso, noi investiamo più della Francia. Aggiungo che sul completamento del corridoio europeo Rotterdam-Genova, che passa dalla Svizzera e mette in collegamento i grandi porti del Nord Europa con il Mediterraneo, il nostro governo ha investito un miliardo e 800 milioni per la realizzazione del Terzo Valico tra Milano e Genova. Altri due miliardi di euro sono già programmati come investimento su questo corridoio nel periodo 2014-2020».

«È interesse svizzero trasportare le merci fino ai grandi terminal nell’area di Milano. Ciò richiede le opere di ampliamento in Italia – ha detto Leuthard –. Un’infrastruttura ferroviaria efficiente rientra nell’interesse della Svizzera, per questo il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso di finanziare con un contributo a fondo perduto i lavori di ampliamento sulle tratte di accesso alla Nfta in Italia».

«L’accordo con l’Italia si basa sulla legge sul corridoio da quattro metri, con la quale il Parlamento ha approvato uno stanziamento di crediti pari a 280 milioni di franchi per l’effettuazione di investimenti in Italia» che quindi non verranno tutti spesi i «40 milioni italiani per la tratta Milano-Chiasso sono già stati stanziati dal Decreto del fare e inseriti nell’accordo di programma con Rfi per il biennio 2014-2016».

«Rimane ancora aperta la questione di eventuali successivi ampliamenti – concludono gli svizzeri –, soprattutto sulla linea del Sempione tra Domodossola e Gallarate. Tutti gli interventi devono essere stabiliti nel quadro di un accordo internazionale». [md – ecoinformazioni]

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