Una farfalla ci salverà

La farfalla dell’Amazzonia che dà il titolo al libro presentato nella serata di giovedì 25 giugno nell’ambito di Parolario è quella stessa il cui battito di ali può provocare uno sconvolgimento al capo opposto del mondo?

Forse no, ma certamente dovrebbe essere in grado di scuotere le coscienze.

La farfalla è evocata dal titolo Amazon Butterfly in realtà perché lo stato dell’Acre, territorio che fa parte della grande area amazzonica, ha la forma di una farfalla, incastrata tra Perù, Bolivia e gli altri stati brasiliani di Amazonas e Rondonia. Ma davvero le vicende recenti di questo territorio, cui anche Como ha contribuito costruttivamente, dovrebbero scuotere le coscienze, mostrando come, nel solco tracciato da Chico Mendes, i seringueros stiano difendendo la foresta e contemporaneamente il pianeta e insieme i diritti fondamentali delle persone e la possibilità di uno sviluppo sostenibile.

Nel corso della presentazione sono stati affrontate le diverse sfaccettature di queste complesse vicende, da quelle ambientali a quelle politiche, da quelle nutrizionali a quelle imprenditoriali, finanche a quelle filosofiche. Sono tutte parti di un più ampio discorso che – appunto – tocca, o forse meglio dovrebbe toccare, molto da vicino anche le società occidentali. Al centro vi è la questione ecologica nel suo senso più ampio e più vero, cioè la sopravvivenza dell’ambiente e del suo rapporto con le comunità umane. Per questo – nel corso della serata – vengono evocate non solo memorie della lotta per la difesa della foresta amazzonica, ma anche l’attualità delle migrazioni dal sud al nord del mondo (e, sia pure più velatamente, anche quelle in direzione contraria di qualche decennio fa) così come le riflessioni sull’essenza stessa dell’umanità da Platone e Plotino fino ad Heidegger.

Testimonianza concreta di questo complesso intreccio di questioni è il libro, edito da Artigiani di pace (e distribuito da NodoLibri), promosso a sostegno del progetto per lo sviluppo sostenibile dell’Acre, ideato e scritto da Alfredo Vanotti – recentemente scomparso – e Giovanni Moretti. Per convincere della bontà – in senso proprio – dell’iniziativa il libro presenta una serie di prodotti alimentari della foresta amazzonica (frutta, tuberi, pesci) accompagnati da gustose ricette che possono stimolare l’introduzione di questi prodotti “esotici” nel gusto delle latitudini europee.

A dimostrazione che non solo un altro mondo, ma anche un altro gusto è possibile. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

1 thought on “Una farfalla ci salverà

  1. beh, l’estinzione della farfalla di Hirst su Garage sarebbe un bel problema per il genere umano

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