
Aria tossica/ Una domenica polverosa
Scandaloso: l’aria non è stata ancora avvertita dell’avvio dei provvedimenti strutturali tempestivamente adottati dalle amministrazioni (governo, regione, provincia, comune) che aggrediscono senza pietà i fattori che determinano l’inquinamento da polveri e non solo. Ma, prima che il respiro sia annoverato tra gli sport estremi e che le mamme premurosamente invitino i bambini e le bambine a rassicurarle che non respireranno fuori di casa, sarà forse il caso che ciascuno dei cittadini e delle cittadine comasche si ricordino ad esempio che tenere i termostati dei riscaldamenti a 22 gradi a casa o in ufficio (peggio se pubblico) non solo è contro le norme vigenti, ma è autolesionistico come fare finta di mettersi la cintura di sicurezza e affrontare spavaldi l’urto contro un muro soddisfatti di non essere stati multati da vivi e felici che da morti nessuno riuscirà a sanzionarci. Intanto le organizzazioni che tutelano anche a Como gli interessi degli automobilisti, ma evidentemente non i loro polmoni, serenamente continuano la battaglia anche legale contro la ztl (Vade retro Satana) e invitano i cittadini a chiedere indennizzi. Forse si tratta di essere rimborsati per l’inquinamento non fruito? Geniale.