
Il paradosso del cibo a Como San Giovanni
Diventa ogni giorno più evidente quanto sia stato grave l’errore di licenziare l’associazione Firdaus senza neppure creare in armonia le condizioni per il superamento di quel meritorio servizio che gratuitamente aveva sfamato i migranti quando ancora essi non erano sulle prime pagine dei giornali di tutta Europa. Quella scelta negli ultimi giorni ha determinato una situazione paradossale (tanti si affannano a sfamarli, ma loro chiedono prima di tutto libertà) e difficoltà fortunatamente modeste (i giornali scandalistici presenteranno in modo enfatico i fatti, ma non è così, non è accaduto quasi nulla) mettendo in difficoltà migranti, ragazzi/ e “antagonisti” e Forze dell’ordine.
Infatti all’organizzazione di Firdaus, della mai abbastanza ringraziata Lisa Bosia Mirra, si è sostituita un’altrettanto solidale nelle intenzioni non-organizzazione di giovani svizzeri, comaschi e varesini. Così il 4 settembre l’idea era cucinare nel parco e sono nate difficoltà, oggi, 5 settembre, distribuire cibo preparato altrove. Poca cosa, qualche pentolone di riso, ma abbastanza per rendere palese la violazione delle norme e determinare l’intervento della Guardia di finanza prima e delle altre Forze dell’ordine successivamente. Tuttavia, nonostante qualche momento di tensione che ha visto un gruppo di migranti “proteggere” i ragazzi e le ragazze impegnati nella distribuzione, poi identificati dalle Forze dell’ordine, alla fine il cibo è stato distribuito e la tensione è rapidamente scemata. Chi vorrà leggere nelle difficoltà di oggi motivi per avviare lo sgombero dei migranti dal parco troverà qualche spunto, ma dovrà lavorare molto di fantasia inventando molte cose false. Chi vorrà cercare ancora di mantenere unità tra le diverse sensibilità e strategie che si rapportano nella complessa questione potrà ribattere che ancora una volta l’unica vera notizia è il fatto che nella civilissima Europa a centinaia di persone viene negato il diritto primario alla libera circolazione. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]
L’ha ribloggato su comosenzafrontiere.