“E questo è il fiore”di ecoinformazioni

 «Alla stazione c’erano tutti», ma, per una volta tradendo De André, non «per salutare chi portò l’amore nel paese», ma per dare il benvenuto a chi scappando all’orrore ha fatto un po’ rinascere anche Como stimolandone le energie migliori. La distribuzione di musica solidale alla Stazione San Giovanni di Como, la sera del 27 luglio, messa in pratica dell’idea “splendidamente demenziale” di Filippo Andreani, realizzata grazie alla generosità di tanti musicisti lariani e con il supporto dell’Arci e della rete Como senza frontiere, possibile anche grazie alla disponibilità delle forze dell’ordine, è stata un successo di sorrisi. Ai profughi in fuga a causa dell’ingiustizia planetaria, costretti dall’assurdità delle leggi europee al bivacco senza diritti alla Stazione San Giovanni, la banda dei Filippo Andreani, i tanti musicisti, i “trampolieri”, i giocolieri hanno regalato qualche ora di spensierata felicità, di musica, di balli, di sorrisi, di relazione d’amicizia tra persone di diverso colore della pelle, diversa provenienza geografica e soprattutto diversa garanzia di diritti umani. Non risolverà questo i problemi della Terra e neppure dei circa 100 profughi che hanno partecipato alla festa, ma sarà un bel ricordo per nativi e migranti.  [Foto Gin Angri] [Testo e video dagli archivi ecoinformazioni]

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