Il comunicato di Anpi, Arci, Cgil e Libera. «Nel prendere atto dell’appello, seppur tardivo, del sindaco di Macerata affinché si fermino tutte le manifestazioni in città per il clima di smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio.
Nel contempo, pretendiamo che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il Sindaco sia protagonista, assieme ai Ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilità.
Resta fermamente inteso che il nostro impegno continua nel solco di una forte azione di contrasto ai fascismi e ai razzismi che dovrà necessariamente condurre il Governo a sciogliere i partiti e le associazioni che si richiamano a quelle aberranti ideologie. Nell’invitare caldamente le cittadine e i cittadini a firmare in modo massiccio l’appello “Mai più fascismi”, chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente. La data e il luogo saranno decisi e comunicati dalle organizzazioni promotrici dell’appello». [Segreteria Nazionale Anpi, presidente nazionale Arci, Segreteria Generale Cgil. presidenza nazionale Libera]
Si rimane senza parole nel leggere l’appello del sindaco di Macerata, scritto per evitare la grande manifestazione antifascista e antirazzista di Anpi, Arci, Cgil e Libera. In una situazione come quella della città di cui questo personaggio è sindaco l’incredibile equidistanza tra terroristi e vittime sembra davvero irreale. Una vergogna per lui e per il suo partito che non nomino perché sono convinto che gli attivisti di quel partito in larga parte non condividono le vergognose parole del sindaco e la pensano diversamente. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]
Di seguito l’appello del sindaco. «Chiedo a tutti di farsi carico del dolore, delle ferite e dello smarrimento della mia città. Si fermino tutte le manifestazioni, si azzeri il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo, non vogliamo».
«So bene che c’è il ‘sentire’ di molti di voler esprimere tanti buoni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana – aggiunge il primo cittadino – ma oggi io ho a cuore la mia città, la forte volontà di proteggerla verso la nostra normalità, il nostro quotidiano incedere tra bellezze e problemi. È per questo che mi appello alle donne e agli uomini, in particolare ai giovani, di buona volontà per sospendere spontaneamente ogni pur legittimo desiderio di far sentire la propria voce, in questi giorni difficili e fragili. Io sento forti le responsabilità per la città, per la comunità di cui sono parte e credo che ci sia un tempo per il silenzio e un tempo per manifestare, tutti insieme, a favore della vita, per la nostra Costituzione, per i diritti alla legalità. Questo è il tempo della riflessione e dell’impegno a riprendersi e ritrovarsi, tra noi, verso quello che siamo». [Dal Resto del Carlino on line]
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