
Diritti reclusi/ Voci dal campo
La visita, nel pomeriggio del 17 febbraio, del parlamentare di Sinistra italiana Daniele Farina, candidato di Liberi e Uguali alla Camera a Como, Lecco e Sondrio è servita a sollevare almeno per una volta il velo di intollerabile segretezza che è stato imposto al Campo governativo, gestito dalla Cri a Como, già inaccettabile all’inizio, oggi ancora più ingiustificato mentre rimane indefinita la natura del Campo stesso, classificato “ibrido” e quindi senza una chiara identità, nato per un’emergenza che tutti sanno e sapevano non sarebbe stata tale. La delegazione formata da Farina e da Kalongo Vicky Tshimanga, candidato di Liberi e Uguali alla Camera a Como, Lecco e Sondrio, ha raccontato all’uscita del Campo una situazione che è apparsa comunque migliore di tanti Cas affollati e abbandonati incontrollati al migrabusiness.
Anche le condizioni sanitarie, seppur affidate al volontariato proprio a causa della natura indefinita del campo sono sembrate adeguate. Rimangono irrisolti i problemi relativi all’accoglienza contemporanea di adulti e minori non accompagnati per i quali la delegazione ha osservato esserci comunque una grande attenzione da parte degli operatori.
Nelle immagini che seguono i dati del Campo, aggiornati al 16 febbraio 2018, forniti dalla Prefettura alla delegazione di Leu.