Tutti i colori di Rebbio
Che belle, le feste di quartiere: per pochi giorni all’anno, riescono a trasformare quelle poche vie grigie che i non-residenti ricordano solo occasionalmente, di passaggio, per accompagnare i figli a scuola, andare a far la spesa o lasciare la città, in un’esplosione di colori e facce allegre, così lontane dai sorrisi di circostanza delle iniziative formali.
Tuttavia, una festa di quartiere a Rebbio – che si tiene, quest’anno, sabato 26 e domenica 27 maggio – ha, se possibile, un ulteriore valore aggiunto, perché questa specifica periferia di Como si contraddistingue – non soltanto esteticamente – per una complessità e una “pluralità” che non tutti i quartieri comaschi, di collina o di convalle, possono vantare.
Rebbio è un quartiere non facile, familiare alla marginalità e topograficamente “intricato”, caratterizzato da pendenze ripide, strettoie e un piano stradale spigoloso. Nell’immaginario comasco, Rebbio è un quartiere “povero” o quantomeno popolare, eppure, a ben vedere, possiede tante ricchezze, dalla presenza di zone verdi (alcune visibili, altre nascoste agli occhi disattenti) alla numerosa e variegata rappresentazione di istituzioni e associazioni culturali – le scuole, la parrocchia di San Martino, il Teatro nuovo, l’Arci e molte altre – e la diversità (etno-culturale, linguistica, religiosa, generazionale) della sua popolazione, vissuta con naturalezza da chi ci vive o frequenta questa zona.
Decisamente escluso dai circuiti del turismo e degli immobili di lusso (per sua fortuna, verrebbe da dire), Rebbio è un quartiere intrinsecamente colorato, interessante, non privo di criticità ma accogliente e propositivo: l’oratorio si distingue per il suo impegno nell’ambito dell’accoglienza (accoglienza pressoché incondizionata, oltre che attenta all’aspetto aggregativo della vista dei suoi ospiti) degli emarginati che poche altre realtà cittadine eguagliano; mentre sono stati attivati diversi progetti di riqualificazione e coesione sociale nel quartiere (specifici per Rebbio o relativi all’intera città), da La Rebbio che vorrei al progetto COnTatto – trame riparative nella comunità, senza dimenticare l’impegno delle scuole: appena pochi giorni prima di Rebbio in festa, iniziativa annuale che anima e celebra il quartiere, giovedì 24 maggio, gli e le studenti del triennio del Liceo scientifico statale “Paolo Giovio” di via Paoli hanno organizzato una “cena in bianco” nel cortile dell’istituto, i cui fondi sono stati devoluti all’impegno profuso da Don Giusto Della Valle, personalità centrale, a Rebbio, nell’assistenza ai migranti e nella vita sociale e politica del quartiere. [Alida Franchi, ecoinformazioni]
Guarda le foto di Rebbio in festa di Alida Franchi
Per maggiori informazioni su Rebbio e sulle iniziative attivate nel/ dal/ per il quartiere (compresa Rebbio in festa 2018), consulta Periferie, il blog di Massimo Patrignani per ecoinformazioni
L’ha ribloggato su .