La Consulta degli studenti salva la Repubblica

Delusione per chi si aspettava, in questo 2 giugno, una difesa della Costituzione forte e incisiva in un momento difficilissimo della vita repubblicana, nel quale i fondamenti della democrazia vengono attaccati da forze politiche al governo vicine all’eversione nazifascista. Delusione grande nel sentire  il messaggio del presidente Mattarella che pure l’Italia democratica ha difeso quando i fasciorazzisti lo hanno attaccato. Un messaggio quello di Mattarella (letto dal prefetto di  Como Bruno Corda) apparso anodino, di circostanza, inadeguato.

Nessuna delusione invece per l’intervento del sindaco di Como che come di consueto ha parlato di un’altra Repubblica, quella delle destre, che celebra i deportati, ma non riesce neppure a nominare le parole «Resistenza» o «partigiani» evidentemente all’indice per la sua parte politica.

Fortunatamente però la manifestazione in piazza Cavour – con sindaci, parlamentari e anche un certo numero di cittadini e cittadine convenuti/e, forse proprio nella speranza di una festa repubblicana – è uscita dalla burocrazia istituzionale ed entrata nella contemporaneità e nella realtà con l’intervento di Alessia Loi che, in rappresentanza della Consulta degli studenti, ha parlato di libertà, di diritti, di antifascismo, di cultura, di scuola, di storia e quindi finalmente di Costituzione e della Repubblica italiana nata dalla Resistenza. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni] [Foto Fabio Cani, ecoinformazioni]

Guarda il video dell’intervento di prefetto Bruno Corda che ha letto il messaggio di Mattarella. (trasmesso in diretta fb da ecoinformazioni)

Guarda il video dell’intervento di Alessia Loi.(trasmesso in diretta fb da ecoinformazioni)

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