
L’Arci con don Giusto
L’accusa è sostanzialmente un complimento. Don Giusto della Valle viene accusato da Forza nuova di fare politica. Don Giusto, una delle persone migliori di una città, degradata dalla sua amministrazione a città dei balocchi per alcuni e degli incubi per i più, lotta da anni a Rebbio (prima in Camerun, qualcuno che li aiuta davvero a casa loro c’è) perché i diritti degli ultimi non vengano calpestati.
Giusto. Non c’è dubbio che sia fare politica assistere chi non ha né casa, né cibo. Non c’è dubbio che sia fare politica puntare al riscatto umano e civile di chi non ha nulla e stenta persino a sognare un futuro. È fare politica essere sempre e coerentemente dalla parte degli ultimi, indipendentemente dalla loro provenienza geografica o dal colore della pelle. Mettere in contrapposizione la Chiesa con la politica è anacronistico da almeno 2018 anni. Per questo l’Arci, che condivide con don Giusto la sua coraggiosa azione per la dignità di tutte e di tutti, esprime la più profonda solidarietà al parroco colpito dalla provocazione fascista della notte del 24 settembre, rivolta a mettere in discussione i principi stessi della nostra civiltà ed è convinta che la politica di don Giusto continuerà a dare a Como lustro e speranza. [Arci provinciale Como]
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