Partito democratico/ Dieci proposte per la fase 2 a Como

Nonostante ci si trovi nel pieno della Fase 2, l’amministrazione Landriscina non ha ancora presentato un piano strategico per il ritorno sicuro a una nuova normalità per Como. Visti i ritardi nel formulare una visione per la città, il Partito Democratico presenta dieci proposte per la Fase 2 nelle parole del segretario cittadino Tommaso Legnani.

«Così dichiara il segretario cittadino del Pd, Tommaso Legnani: “Insieme alla segreteria cittadina abbiamo analizzato le tante criticità del momento che riguardano altrettante fasce della nostra comunità. Speriamo che sindaco e giunta facciano tesoro delle nostre proposte in nome dell’intesa politica necessaria in questa fase così delicata”.

– Bar e ristoranti: “Più spazio e meno tasse per i ristoratori comaschi”
“Riprendiamo la nostra proposta per la pedonalizzazione di viale Geno e piazza de Orchi, oltre all’utilizzo piazza Cavour per permettere il distanziamento dei tavolini ed evitare che gli esercenti debbano ridurre i coperti pur di rispettare le norme di allontanamento sociale – spiega Legnani – rilanciamo l’idea includendo quante più altre aree possibili come (ma senza limitare le opzioni) piazza Roma e via Bellini. L’utilizzo degli spazi deve essere concepito di pari passo a pedonalizzazione degli spazi e riduzione dei canoni di occupazione del suolo pubblico”.

– Mobilità: “Sia sostenibile e alternativa, una volta per tutte”
“Per tanto tempo il dibattito sulla mobilità alternativa in città non ha portato ad alcun risultato, lasciando il trasporto privato su gomma come soluzione unica – dice il segretario – il Coronavirus ci impone altri tipi di mobilità”. Da implementare, spiega Legnani, sono specialmente i percorsi ciclabili: “Sblocchiamo il tratto comasco della Dorsale dei Pellegrini. Questo potrà alleggerire la pressione sui mezzi pubblici, parcheggi e strade cittadine che presto saranno invase da migliaia di automobili. Non dimentichiamoci che la mobilità alternativa e il potenziamento del trasporto pubblico locale va anche a favore dei disabili, categoria fragile che mai come oggi richiede ulteriori tutele” conclude Legnani.

– Sanità: “Il vecchio Sant’Anna sia rimesso in funzione il prima possibile per i malati Covid-19 non acuti”
“Sin dall’inizio dell’epidemia, il Partito Democratico ha chiesto la riattivazione del polo ospedaliero di via Napoleona. Ora, dopo settimane di attesa, pare che questo risultato sia vicino. Il sindaco faccia tutto ciò che è nei suoi poteri affinché Ats Insubria possa concretizzare il progetto. Dobbiamo ripartire dai presidi sanitari locali per il territorio, anche in vista di un possibile ritorno dei contagi per cui dobbiamo essere preparati”.

– Sociale: “Rafforziamo i servizi per anziani, disabili e famiglie in difficoltà”
“Il Coronavirus è un’emergenza sanitaria con costi sociali altissimi. La Fase 2 è il momento della ricostruzione ma il Comune di Como deve assicurarsi di non lasciare indietro nessuno. Dobbiamo riprendere i servizi di assistenza domiciliare e di prossimità per chi è costretto a casa e non può provvedere alla spesa e ai medicinali da solo. Più a lungo termine, ripensiamo il rapporto con gli anziani e recuperiamo le idee del Condominio Solidale e della Casa-albergo di via Volta se necessario” specifica Legnani, portando poi l’attenzione sulle famiglie. “Il Comune deve pensare a un supporto adeguato per famiglie in difficoltà e con figli bisognosi di sostegno”.

– Infanzia: “Attività estive, al sicuro, all’aperto. No a un’estate in casa per i bambini e le loro famiglie”
“Il Comune formuli una proposta valida per i centri estivi. L’estate è ormai alle porte e dobbiamo pensare ad attività in piccoli gruppi, nel rispetto delle condizioni di sicurezza. Questo non solo può aiutare il benessere dei nostri piccoli che hanno passato mesi in casa ma anche sgravare le famiglie che per tanto tempo hanno dovuto giostrarsi tra lavoro e accudimento dei figli”.

– I tempi della città: “Il Comune sia smart: riorganizziamo i servizi al cittadino ed eviti le code”
“La macchina amministrativa del Comune deve tornare ai ritmi ordinari senza però creare circostanze pericolose per i cittadini. Proprio per questo chiediamo si adotti l’applicazione “Ufirst”, app dedicata alla gestione delle code, o qualsiasi altra forma di organizzazione “smart” per trovare un giusto compromesso tra salute pubblica ed efficienza” spiega il segretario.

– Uffici e attività ad apertura differenziata: “Così evitiamo pericoli sui mezzi e in strada”
“Serve un programma di apertura a scaglioni anche per i tanti uffici pubblici come, per esempio, Inps o Agenzia delle Entrate. Questo dovrebbe riguardare anche negozi, uffici e attività produttive in accordo con ordini e associazioni di categoria con un conseguente allungamento degli orari in modo che nessun esercente rimanga danneggiato. Si tratterebbe di un’ulteriore precauzione per scongiurare code pericolose ed evitare che i mezzi pubblici e strade siano invasi dai utenti e automobilisti” dichiara Legnani.

– Istruzione e tecnologia: “Wi Fi pubblico per la didattica a distanza”
“Mai come nelle scorse settimane avere un accesso affidabile a Internet ha fatto la differenza tra isolamento completo e la possibilità di comunicare e studiare nonostante il lockdown – afferma il segretario – l’amministrazione deve potenziare il Wifi pubblico per permettere a bambini e famiglie di continuare a studiare. In questo caso l’accesso a internet equivale al diritto allo studio”.

– Scuola: “Ripensiamo la gestione degli istituti per la sicurezza degli studenti”
“Settembre è vicinissimo e l’amministrazione deve avere un piano per il ritorno a scuola che sia sicuro per tutti gli studenti. Altri Comuni in tutta Italia si stanno già attivando. Proponiamo una strategia che preveda mascherine, classi e gruppi-mensa ridotti, percorsi differenziati oltre a entrate scaglionate.Tutto questo per evitare assembramenti dentro e fuori gli istituti ma anche sugli autobus e sui mezzi pubblici in generale” dice Legnani.

– Cultura ed eventi estivi: “Si punti sulle manifestazioni all’aperto e con distanziamento. Serve un un cinema drive-in a Muggiò”
“Negli anni passati lo sforzo dell’amministrazione sotto il profilo culturale è stato criticabile. Ma “Fase 2” significa anche riavviare il circuito culturale cittadino, pur sempre nel pieno rispetto delle norme. Si studi il modo di sfruttare gli spazi della città per promuovere un connubio tra eventi estivi e distanziamento sociale. Proponiamo, per esempio, l’idea di un cinema drive-in in Piazza D’Armi a Muggiò dove tanti comaschi potrebbero, nella sicurezza delle loro auto, godere di una rassegna cinematografica estiva promossa dal Comune”». [Ufficio stampa Partito Democratico]

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