Keith Jarrett/ The Köln Concert

Cosa viene in mente quando si pensa alla parola “capolavoro”? A me viene in mente un’opera che non conosce tempo, perché rimane così per sempre, dal momento in cui è stata compresa come qualcosa di unico e inimitabile. Un capolavoro non per forza richiede fatica e impegno, ma può essere partorito nel giro di un attimo, come è stato per The Köln Concert, quando, il 24 gennaio del 1975, nel Teatro dell’Opera di Colonia, Keith Jarrett, pianista immenso e improvvisatore eccezionale, ha dato vita all’album solista più venduto nella storia del jazz.

Keith Jarrett è nato l’8 maggio 1945 nella città di Allentown, nello stato della Pennsylvania (Usa). Ha avviato la sua carriera a fianco di Charles Lloyd e Miles Davis. Le sue origini l’hanno da sempre incitato ad avvicinarsi al pianoforte, la nonna paterna suonava, la zia insegnava, e il padre e la madre erano grandi appassionati di musica. Aveva 3 anni, quando ha iniziato a prendere lezioni dello strumento e a 9 anni esibiva sul palco una composizione di Johann Sebastian Bach. Il suo rapporto con la musica non fu del tutto semplice. Alla fine degli anni novanta, ha sofferto la “sindrome da fatica cronica” che lo costringe a isolarsi in casa per un lungo periodo di tempo, che è stato per lui un momento di crescita personale e di ispirazione grazie al quale scrive The Melody at Night, With You, un album dedicato alla moglie. Nel 2018 due ictus hanno messo fine alla sua carriera. “Quello che posso dire ora é che non sono più un pianista” ha riportato Jarrett in un’intervista al New York Times, perché questo duro colpo gli ha completamente paralizzato la parte sinistra del corpo. Dopo un lungo percorso di riabilitazione in una clinica specializzata, come spiega, ha ripreso pian piano a camminare sostenendosi con un bastone. Nel giorno del suo 75° compleanno si é seduto al pianoforte, e ha finto per pochi attimi di essere Bach, mentre suonava con una mano, la destra. Oggi si accontenta di vedere in sogno il pianista che era, perché “anche Schubert è troppo. So che non lo potrei fare. Non potrò guarire. Il massimo che potrò fare con la mano destra è reggere una tazza. Così”.

Ma facciamo un passo indietro, al 24 gennaio del 1975. Jarrett doveva suonare all’Opera Haus di Colonia. Il pianista era sicuro di trovare sul palco “il suo Steinway nero”, ma poco prima del concerto si accorge che avrebbe dovuto suonare un Bosendorfer, con un pedale rotto e neanche completamente accordato. Gli organizzatori dell’evento si erano arresi all’idea che il sipario non si sarebbe alzato quel martedì, e invece Jarrett, ostinato ad andare incontro a una serata andata “storta”, si siede al pianoforte e cerca di tirare fuori il meglio che il suo “caro Bosendorfer” poteva offrire. Non si può negare, il capolavoro che ha prodotto su quel palco, a Colonia, lo dobbiamo anche al suo essere un po’ bizzarro e ai suoi atteggiamenti da primadonna, così come al suo dare una seconda chance, a se stesso, e a tutto ciò che sembra andare “storto”.

Sono note che si mescolano ai respiri di chi le suona, quelle del concerto di Colonia. L’esecuzione di Jarrett all’Opera Haus viene utilizzata nel 1993 da Nanni Moretti per accompagnare una scena di Caro diario, un film che riprende la commossa visita dell’autore nel luogo in cui Pier Paolo Pasolini venne assassinato, il 2 novembre 1975. Pier Paolo Pasolini é stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i più grandi artisti e intellettuali del XX secolo. Un uomo che non esitava a esprimere un giudizio nei confronti della realtà in cui viveva, osservava i cambiamenti dal secondo dopoguerra, criticava le abitudini delle classi borghesi e una società sempre più piegata al consumismo.

Raccontare e conoscere di episodi come quello dell’Opera Haus di Colonia, vuole svelare l’importanza di saper andare incontro alle difficoltà che si presentano nella vita, è una storia che insegna come anche un “inizio sbagliato” può avere un finale favoloso, inaspettato. [Mara Cacciatori, Arci-ecoinformazioni]

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