
Per Cristina, per Sara e per tutte le Sara del mondo
Nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, vogliamo fare memoria fertile di Cristina Cattafesta, una persona straordinaria che ha lottato tenacemente contro la violenza fondamentalista e il patriarcato.
Cristina Cattafesta è stata una donna solare, sorridente, determinata. Per me è stata amica e compagna di pratiche e di percorsi politici. L’ho conosciuta molto prima della guerra in Afghanistan, alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, quando insieme, Donne in nero, lottavamo per mettere altre guerre, tutte le guerre, fuori dalla storia.
Cristina c’era quando nel 2000 noi Donne in nero abbiamo raccolto l’appello delle donne di Rawa (Revolutionary Association of the Women of Afghanistan) per far conoscere la realtà del loro Paese e della condizione delle donne sotto il regime dei talebani. Cristina si è subito attivata per invitare in Italia alcune il loro straordinario impegno.
Nel 2001, a pochi giorni dall’attacco alle Torri gemelle e all’annuncio degli Stati Uniti della “guerra al terrorismo”, Cristina ha organizzato una delegazione di donne e uomini attivisti, giornalisti, parlamentari che con Luisa Morgantini, allora vicepresidente del Parlamento europeo si è recata in Pakistan, per incontrare le donne di Rawa e di Hawca (Humanitarian Assistance for the Women and Children of Afghanistan) nei campi profughi.
Cristina nel 2004 insieme ad alcune amiche (tra le quali c’ero anche io) ha fondato il Cisda – Coordinamento italiano a sostegno delle donne afghane del quale è stata presidente fino al 7 agosto 2020, giorno della sua morte prematura.
Quando con dolore profondo abbiamo saputo che Cristina Cattafesta era volata via in tante e tanti abbiamo pensato che il modo migliore per continuare a tenerla con noi e ricordarla fosse continuare la lotta per le donne afghane, kurde, palestinesi, migranti e per i diritti e la libertà-liberazione di tutte le donne e di tutti gli uomini che abitano questo mondo.
Cristina viveva a Milano e il Comune della sua città l’ha recentemente insignita dell’Ambrogino d’Oro con una medaglia alla memoria.,Le compagne del Cisda sono fiere e orgogliose di questo riconoscimento. Cristina avrebbe apprezzato e sorriso, ma sono certa che gradisce ancora di più la scelta fatta dal Cisda di istituire il fondo Cristina Cattafesta per sostenere negli studi una ragazza afghana presso un’università del suo paese. La giovane, di nome Sara, studierà Legge all’Università di Bamyan. Contribuire alla raccolta di 1.300 euro per ciascuno dei 4 anni, sarà un modo di accompagnare Sara a cambiare la propria vita attraverso lo studio. [Celeste Grossi, ecoinformazioni]
L’Iban del Cisda su cui fare la donazione è IT64U0501801600000000113666 (specificando come causale: Borsa di studio Cristina Cattafesta).